Capannone in fiamme a Reggio Calabria. Evacuato stabile
Capannone completamente in fiamme nella tarda serata del 30 dicembre nella zona di Santa Caterina, a Reggio Calabria. Sul posto unitamente a personale dei VV. FF. i poliziotti della Questura reggina hanno cercato di comprendere la natura e l’origine dell’incendio considerate non solo le dimensioni della struttura sita effettivamente nella contigua Via Neforo, ma anche la sua collocazione urbanistica s ridosso di stabili residenziali. Una volta localizzato il punto di accesso al magazzino i VV.FF. hanno constatato che ormai all’interno era tutto bruciato ed ancora in fiamme. Nel completare le iniziali fasi del primo sopralluogo gli operatori constatavano la propagazione dell’incendio e l’innalzarsi delle fiamme al punto che le stesse avevano investito lo stabile confinante ed avevano provocato l’ incendio delle finestre site al 2° e 3° piano. Considerata la situazione di grave pericolo, gli uomini dell’UPGSP invitavano tutti gli abitanti dello stabile ad evacuarne i locali: considerate le festività natalizie e di fine anno, numerosissime erano le famiglie che in quei momenti li, trascorrevano la serata. Durante le fasi dell’evacuazione piano dopo piano ed abitazione dopo abitazione si allertavano i residenti del pericolo imminente e della necessità di lasciare gli appartamenti e si prestava particolare attenzione ai cittadini con difficoltà motorie.
Gli operatori delle Volanti che nel frattempo erano stati raggiunti da numerosi equipaggi in ausilio soccorrevano nell’appartamento sito al 2° piano già in parte avvolto dalle fiamme e dal forte fumo, una anziana donna e prestavano soccorso ad una bimba di appena 10 anni che era in compagnia della mamma completamente in stato di shock. Nel frattempo, nel piazzale antistante il capannone, altri operatori coadiuvavano i VV.FF. che per ore hanno lavorato per domare l’incendio fino alla mattina del 31. Constatata l’agibilità dei locali da parte dei VV.FF., gli operatori delle Volanti assistevano gli evacuati che alle prime ore dell’alba facevano rientro nelle loro abitazioni.