2012: gli auguri del presidente della Provincia di Catanzaro

Catanzaro Attualità

Riceviamo e pubblichiamo una nota di auguri per in nuovo anno del Presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro:

"Inizia un nuovo anno ed è naturale rivolgere a tutti gli abitanti della nostra Provincia un augurio sentito nella speranza che ognuno ritrovi le giuste soddisfazioni nella massima serenità. Quelli appena trascorsi sono stati mesi segnati da tante difficoltà, da una crisi economica che investe tutta l’Europa e particolarmente l’Italia, con effetti ancora più drammatici in un territorio come il nostro dove il tessuto produttivo è reso ancora più debole dalla carenza di infrastrutture e da ataviche inefficienze. I temi del lavoro e delle politiche di sostegno alle fasce deboli diventano sempre più centrali per quelle amministrazioni pubbliche che vogliono essere sensibili e rispondere ai bisogni dei propri cittadini. Così come le politiche volte alla crescita e allo sviluppo economico e sociale. In questo periodo di grande difficoltà, in cui si corre il rischio di accentuare il distacco tra la gente e le istituzioni, la Provincia di Catanzaro vuole essere un sicuro punto di riferimento per gli abitanti degli ottanta comuni. E tutto questo nonostante l’insufficienza delle risorse finanziarie e le ripetute calamità naturali che feriscono il territorio. Per raggiungere tale obiettivo bisogna puntare sulla coesione e sulla collaborazione istituzionale, migliorare sempre l’efficienza della macchina burocratica e la capacità di programmare un futuro che abbia come unico fine il bene della collettività. Puntando su queste risorse non materiali la Provincia di Catanzaro è riuscita, in questi anni, a non essere percepita come un freddo e distante palazzo istituzionale, ma a prendere parte alla vita della comunità.

Da presidente della Provincia rivolgo quindi un sentito ringraziamento a tutti coloro che mi consentono di lavorare al meglio per dare risposte ai cittadini: dai dipendenti dell’Ente, ai miei insostituibili colleghi di giunta, ad una maggioranza consiliare sempre coesa e propositiva e ad una opposizione che ha sempre dimostrato spirito costruttivo sui temi determinanti per il futuro del territorio. E ancora, agli amministratori dei tanti comuni ed a quanti, a livello regionale e nazionale, sono stati validi interlocutori. Le Province rischiano oggi di essere il capro espiatorio di una sorta di rivolta contro i costi della politica. Ma si dimentica che il vero costo insopportabile per il cittadino non è un’istituzione in sé, ma la cattiva gestione, lo spreco, il privilegio. La Provincia di Catanzaro è certamente un modello di trasparenza, di organizzazione, di efficienza, di capacità di rispondere alle istanze che provengono da tutti i comprensori, ma è soprattutto un’istituzione che vuole essere protagonista attiva della crescita del territorio. Programmando, ad esempio, un assetto viario moderno ed efficiente, capace di creare importanti corridoi di collegamento per favorire le ambizioni di crescita turistica e rendere più concorrenziale il sistema produttivo. Puntando a contribuire ad un sistema dell’istruzione e della formazione moderno, che parta dalla disponibilità di spazi adeguati e sicuri per consentire ai giovani di maturare le proprie competenze da spendere nel mercato del lavoro. Continuando ad investire nella cultura, motore di sviluppo del quale non possiamo fare a meno.

Certamente per il valore aggiunto che un’offerta culturale di qualità fornisce ad un territorio ricco di risorse naturali e paesaggistiche. Ma puntare sulla cultura e sull’arte significa, soprattutto, credere nella crescita sociale della nostra comunità. Dare valore al bello equivale al rispetto delle regole, alla salvaguardia dell’ambiente, alla tutela del paesaggio, alla cura della cosa pubblica. Dobbiamo dunque partecipare al senso di un patrimonio comune, percepire l’identità del territorio e rafforzare lo spirito di appartenenza ad una meravigliosa comunità nella direzione della solidarietà. Sappiamo che ci attende un periodo in cui, al centro dell’attenzione della politica nazionale, sono stati posti il rigore e la crescita: rigore significa maggiori sacrifici per tutti, mentre la crescita potrà offrire nuove opportunità lavorative soprattutto ai più giovani. Mi sarebbe piaciuto anche intravedere un’attenzione particolare alla qualità dei servizi, perché garantire a tutti una migliore istruzione, infrastrutture moderne e sicure, la massima sicurezza sui luoghi di lavoro, un ambiente sano nel quale crescere i propri figli, vuol dire fare un passo avanti tutti insieme nella direzione di una società che dovrebbe essere sempre più solidale. Chissà se i tagli agli enti locali, ed i tagli degli enti locali, corrono in questa direzione oppure accentuano il rischio di peggiorare la qualità della vita a fronte di tanti sacrifici imposti alla collettività. Allora il mio augurio è che sia proprio un ritrovato senso di solidarietà a guidare il percorso di questo nuovo anno e che la nostra comunità trovi nella concordia e nell’unità di intenti la forza per affrontare le sfide che appaiono ogni giorno più difficili".