Nuova intimidazione per il sindaco di San Giovanni in Fiore

Cosenza Cronaca
Antonio Barile

Non più un atto intimidatorio ma un attentato a tutti gli effetti, altrimenti non definibile, quello perpetrato ai danni del Sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile, che avviene dopo una serie di fatti vandalici ai quali era stato dato poco peso, ( le ruote della macchina tagliate in un paio di occasioni, i graffi alla carrozzeria, le telefonate notturne mute). - Si legge sull'Agi - Nel pomeriggio del 28 dicembre scorso, in una giornata triste e mesta per l'intera città dopo i funerali dei cinque ragazzi, la moglie del primo cittadino che viaggiava a bordo della macchina di famiglia in direzione Crotone, lungo la strada ha avvertito degli strani rumori e fermatasi da un gommista ha avuto la conferma che i bulloni di tre ruote erano stati allentati mentre della quarta erano proprio mancanti. Un grave episodio che avrebbe potuto avere pesanti conseguenze, per fortuna non verificatesi, e che il Sindaco ha immediatamente denunciato ai Carabinieri, che hanno consigliato a Barile di mantenere il più stretto riserbo per alcuni giorni e che oggi è stato oggetto di una conferenza stampa.

"Non pensavo, a sei mesi dal mio insediamento, di dover parlare di cose di questo tipo ai miei concittadini. Stiamo lavorando in una azione amministrativa tesa all'efficienza, al risanamento, al risparmio, al recupero del patrimonio e di servizi che prima erano esternalizzati, con aggravi per le casse comunali. Il nostro lavoro, infaticabile, ha l'unico obiettivo di rendere efficace la macchina amministrativa e al servizio della città. Forse che, avendo probabilmente, leso interessi personali, il nostro operato potrebbe essere alla base di ciò che è successo? Sono certamente amareggiato, preoccupato anche per le stesse modalità dell'accaduto che destano apprensione perchè certamente, è un segnale che c'è qualcuno che sta agendo intenzionalmente e premeditatamente nei miei confronti e del ruolo che svolgo e che inevitabilmente si ripercuote sulla mia famiglia. Ne' io ne' chi lavora con me nell'azione di governo locale, abbiamo paura, abbiamo preso le nostre precauzioni ma non ci fermiamo, sapendo che stiamo lavorando nell'esclusivo interesse della città". All'incontro con la stampa erano presenti gli assessori comunali, il presidente del civico consesso e numerosi consiglieri di maggioranza che hanno espresso, come era giusto e doveroso e come hanno fatto tutti i rappresentanti della stampa presenti, la solidarietà al primo cittadino florense che in un suo passaggio ha tenuto a sottolineare: "Ho sempre pensato che la mia città fosse immune da certe situazioni ma questi fatti che si stanno verificando indicano, forse, un cambio di rotta, e inducono ad alzare la guardia in una città che è sempre stata solidale e che anche in questi giorni di dolore collettivo lo ha dimostrato".