Sanità: sindaci Reventino, Asp coinvolga primi cittadini
La rete dei sindaci del Reventino ha diffuso un documento dopo l' incontro avuto con il direttore generale dell'Asp di Catanzaro, Gerardo Mancuso. "Premettendo un doveroso ringraziamento al Direttore Generale - si legge nella nota - per aver avuto la sensibilità di indire un incontro con le rappresentanze territoriali, salutiamo con grande favore ogni iniziativa mirata a favorire il dialogo e il confronto tra istituzioni, scevra da ogni strumentalizzazione politica, poiché le iniziative a sostegno del diritto alla salute e più in generale dei L.E.A. in favore dei cittadini delle aree interne, rappresentano senza dubbio una battaglia di civiltà e non possono costituire in alcun modo una mera occasione di scontro politico". La Rete dei Sindaci del Reventino, "che si estende - si fa rilevare - in realtà ben oltre i confini di quel territorio, ha l'unico scopo di instaurare un dialogo con le istituzioni competenti in materia sanitaria, alle quali - ben consapevoli della urgente necessità di rientrare dal maturato disavanzo in campo sanitario, si chiede, di considerare prioritaria, nell'invarianza dei costi, l'attenzione per la tutela del diritto alla salute dei cittadini, e quindi a finalizzare gli interventi del Piano di rientro, oltre che al doveroso recupero del disavanzo e al contenimento delle spese, anche al migliore utilizzo possibile delle strutture sanitarie esistenti. In perfetta aderenza - è sottolineato - con le indicazioni date al commissario ad acta dalla commissione di inchiesta sugli errori e disavanzi in campo sanitario regionale e fin qui, in buona parte, disattese. Chiediamo, da tempo ormai, agli organi competenti di verificare con la dovuta scrupolosità la rispondenza delle scelte operate dal commissario ad acta rispetto alle indicazioni citate. Ed è in questo solco che i sindaci del comprensorio, seppur nel rispetto del ruolo istituzionale di ciascun protagonista del dibattito in corso, rivendicano il ruolo loro assegnato dalla legge in seno all'organizzazione delle unità sanitarie locali, con competenze assai specifiche e rilevanti".
"Non è quindi, si rimarca, "per stimolare uno sterile scontro politico, che a nulla e nessuno servirebbe, che la Rete dei Sindaci chiede di poter dibattere insieme alle Istituzioni deputate, il merito delle questioni e delle scelte territoriali in campo sanitario. Ma è per ossequiare una precisa norma di legge, che assegna un compito ai Sindaci, i quali a loro volta intendono esercitarlo a pieno titolo. Pur apprezzando i notevoli sforzi derogatori operati dal Direttore Generale rispetto al piano di rientro, con il proprio atto aziendale, che abbiamo notato soprattutto con riferimento alla struttura di Soveria Mannelli,- scrivono i sindaci - non possiamo, nella qualità di Sindaci a ciò incaricati dai rispettivi Consigli Comunali, abdicare all'assunzione di responsabilità cui siamo chiamati in seno alla conferenza dei sindaci. È per tale motivo che se ne chiede l'indizione, con successiva definizione della delegazione di rappresentanza e si offre sostegno ad ogni iniziativa istituzionale diretta al conseguimento di tale scopo".