Centro Scientifico Unico. Firmato accordo tra la Regione e le Università
L'assessore regionale Demetrio Naccari, in occasione del suo intervento alla firma dell'Accordo quadro tra la Regione e le Università di Reggio, Cosenza, Siena Cagliari, unitamente con Cnr e Istituto Geofisica e Vulcanologia per la fondazione di un Polo tecnologico scientifico a Reggio con la dotazione di un centro di ricerca sulla Biodiversità marina nel Mediterraneo e di un Laboratorio di analisti e Mitigazione del Rischio sismico, ha dichiarato: "Non avremmo invitato il meglio della stampa regionale per presentare una esperienza già presente da altre parti o un doppione rispetto ad altre realtà scientifiche: abbiamo il supporto dell'Arpacal, che si è già attivata per realizzare i progetti di ricerca sottoposti dai cinque enti di ricerca e accademici che creeranno una rete di conoscenze con noi della Regione: siamo di fronte a un serio progetto scientifico, che soprattutto mira alle esigenze del territorio che lo esprime, esigenze soprattutto sentite in coincidenza di due date ispiratrici: il 2010 è l'anno della Biodiversità marina per l'Onu, e in Regione avevamo il cruccio che altre amministrazioni avevano mancato l'appuntamento del centenario dal terremoto di Reggio e Messina del 1908 per dare delle risposte efficaci in termini di calcolo e prevenzione del rischio sismico". "Con questo centro segniamo un passo avanti nella conoscenza del nostro territorio e insieme rivitalizzeremo un'area simbolica di Reggio, un luogo che per la città significava 30 anni or sono formazione e conoscenza - ha proseguito Naccari - e adesso per la sua rifunzionalizzazione abbiamo attivato per i prossimi anni linee di spesa per l 'equivalente di 40 milioni di euro, quasi tutti prelevati da fondi POR: l'Agenzia regionale per l'Ambiente calabrese sarà il soggetto attuatore nelle convenzioni che decretano la nascita dei due centri di ricerca. Arpacal sarà anche il centro di raccordo e coordinamento tra gli imput da Università e istituti di ricerca e i centri ubicati nel sito ex Ciapi". "Per recuperare quella vasta area con una vasta opera di bonifica dall'amianto presente in tutta la struttura sono già stati stanziati 350mila euro e i lavori sono già in fase avanzata,come d'altronde è anche in fase avanzata l'inizio delle attività di ricerca dei due centri: con la firma di questo Accordo le schede di progetto avanzare dai soggetti partecipi dell'Accordo entro tre mesi porteranno ai progetti definitivi che potranno subito essere messi in pista"