Legambiente: ennesimo ritrovamento di rifiuti in Sila
"Un deposito abusivo di materiale inerte ed inquinante (oli da attrezzature agricole e forestali, ricambi di attrezzature forestali, scarti di lavorazione di officine, etc...), oltreché un gran quantitativo di materiale cartonato da imballaggio è stato rinvenuto martedì 17 gennaio dai volontari del circolo Legambiente Sila nei pressi di San Giovanni in Fiore, più precisamente in località “Stragola”. I rifiuti, peraltro, ingombranti e pericolosi - informa una nota del Circolo - sono stati abbandonati nelle immediate vicinanze della stradina che conduce al famoso Cippo Monumentale, la nota stele intitolata ai Fratelli Bandiera, un luogo importante non solo dal punto di vista storico, ma soprattutto anche di una certa rilevanza turistica per il territorio silano. Tempestivo è stato l’intervento dell’associazione ambientalista sangiovannese che ha subito segnalato il degrado ambientale al Comandante Provinciale del Comando Forestale di Cosenza, Francesco Curcio che prenderà i dovuti provvedimenti in merito.
Legambiente Sila, inoltre, nella segnalazione ha evidenziato il fatto che tali materiali sono stati depositati nel luogo da poco tempo, visto che il cartonato si è presentato integro e compatto, senza essere stato intaccato da agenti atmosferici. Si registra purtroppo - si continua a leggere - l'ennesimo scempio nel nostro territorio, e nelle immediate vicinanze di un luogo simbolo per la storia risorgimentale italiana. Legambiente Sila evidenzia come ancora oggi ci sia la cattiva abitudine dell'abbandono di rifiuti in Sila che alcuni cittadini senza scrupoli continuano a perpetrare a danno di tutto il territorio silano, ma non può non evidenziare anche l’assenza di controlli sul territorio da parte delle autorità. Non c'è angolo della Sila dove non abbiamo rilevato presenza di rifiuti, opportunamente denunciati e segnalati persino con il GPS per poterli facilmente rimuovere. La mancata gestione del territorio e la palese incapacità di controllare lo stesso dal degrado, crea problemi all’ambiente, alla biodiversità e al turismo, perché cosi emerge negativamente il degrado. Non è possibile che un turista che voglia fare una escursione inoltrandosi in posti bellissimi come i boschi silani che regalano angoli paesaggistici incantevoli, si ritrovi durante la sua passeggiata a dover fare il “monnezza tour” e dribblare i rifiuti lungo il suo cammino! Uno spettacolo davvero desolante per un luogo che fa parte del patrimonio storico – antropologico della cittadina silana e abbandonato all’incuria e all’inciviltà di alcuni. Uno scenario cupo, un grave scempio ambientale che Legambiente Sila, come sempre, non ha perso tempo a segnalare alle autorità competenti".