Incendio discarica Vetrano, Legambiente si costituirà parte civile
Legambiente Calabria chiede alle Forze dell'ordine di fare chiarezza sulle cause dell'incendio che ha interessato la discarica pubblica di località Vetrano nel comune di San Giovanni in Fiore (LEGGI LA NOTIZIA) verificando, in particolare, se la discarica era nelle condizioni di sicurezza e di vigilanza prescritte e se i rifiuti stoccati erano abbancati secondo le capacità ed i codici Ateco previsti per la discarica.
Da anni l’Associazione ambientalista, chiede la chiusura immediata della discarica poiché i continui sovralzi ed i successivi nuovi abbancamenti dei rifiuti effettuati del fallito Consorzio Valle Crati, autorizzati dalla Regione con l’assenso dei sindaci di San Giovanni in Fiore e dei rappresentanti dell’ATO1 di Cosenza, hanno reso la struttura dei versanti insicura e instabile.
“Giova ricordare”, dichiara il presidente del Circolo “Sila” di Legambiente Antonio Nicoletti, “che la discarica di località Vetrano è posta in una Zona di protezione speciale (ZPS IT9320302 Marchesato e Fiume Neto) e, pertanto, in un sito sottoposto a vincoli ambientali che derivano da una direttiva europea sulla tutela della biodiversità e l’avifauna, e che recentemente è stata oggetto di una polemica tra la Regione, che ne ha decretata la riapertura per il conferimento di circa 40mila tonnellate di rifiuti per superare l’ennesima emergenza regionale, nonostante i gestori della stessa ne abbiano pubblicamente dichiarato l’ inadeguatezza.”
L’associazione ambientalista auspica che vengano svolte indagini approfondite sulle cause dell’incendio ed effettuata una inchiesta severa da parte della magistratura per accertare le modalità di gestione di un bene pubblico utilizzato per troppo tempo per fini privati da un coacervo di interessi imprenditoriali.
“Legambiente Calabria”, afferma la Presidente regionale Anna Parretta, “si costituirà parte civile nel relativo procedimento giudiziario che speriamo individui, a partire dalle modalità di affidamento della discarica, i responsabili di quanto accaduto, accertando in maniera rigorosa ogni eventuale illegittimità o mancanza di trasparenza nella gestione del bene pubblico che possa avere creato danni economici alle casse del Comune di San Giovanni in Fiore e nocumento all’ambiente ed alla salute dei cittadini.”