Fondi diritto allo studio. Comunicato Upi
“Il Bilancio regionale per l’anno 2012 rischia di dare un duro colpo al diritto allo studio. E’ stato infatti tagliato drasticamente il fondo regionale che ogni anno viene assegnato alle Province per il finanziamento degli interventi tesi a garantire l’esercizio del diritto allo studio. Il fondo, che nel 2010 ammontava a 9.600.000 euro, ridotto a 8 milioni nel 2011, è stato portato a 5.600.000 euro”.
E’ quanto scrive il coordinamento UPI degli assessori alla Pubblica Istruzione delle Province di Catanzaro (Giacomo Matacera), Cosenza (Maria Francesca Corigliano), Crotone (Giovanni Lentini), Vibo Valentia (Pasquale Fera) e Reggio Calabria (Giovanni Calabrese). “La radicale diminuzione – proseguono gli assessori - comporterà l’impossibilità di garantire alcuni servizi essenziali per gli studenti e le famiglie: dai contributi per le mense scolastiche, ai posti gratuiti nei convitti, all’acquisto degli scuolabus. Verrà meno anche il sostegno all’educazione degli adulti, al potenziamento delle biblioteche di classe, all’inclusione degli alunni stranieri, il contrasto alla dispersione scolastica. Soprattutto non si potrà più facilitare con interventi mirati (assistenza specialistica, ausili, trasporto speciale) quel processo di piena integrazione degli alunni disabili che, all’interno di una comunità, rappresenta una scelta di civiltà e non può essere ridotta ad una elemosina.
In un momento di così profonda crisi, in cui le famiglie si confrontano con gravi difficoltà economiche ed una continua incertezza, ed in cui le risorse per gli enti territoriali e le Istituzioni scolastiche saranno sempre più esigue, la riduzione dei fondi del diritto allo studio costituisce un ulteriore grave danno. Il coordinamento UPI degli Assessori alla Pubblica Istruzione chiede pertanto all’Assessore Regionale Mario Caligiuri di intervenire per destinare alle Province quelle risorse indispensabili per garantire ai cittadini un diritto fondamentale, quello allo studio, in una terra come la Calabria che deve fare della cultura e della formazione i pilastri su cui costruire la propria crescita e le opportunità di sviluppo”.