Aumentano gli abusi sui minorenni, in sei mesi denunciati oltre 20mila casi
Gli abusi su minorenni hanno registrato nel primo semestre del 2024 un incremento del 10 per cento; in pratica dai 18.721 delitti commessi nello stesso periodo del 2023 si passa oggi ai 20.502 di quest’anno: un valore decisamente rilevante e preoccupante, soprattutto perché le vittime sono innocenti incapaci di difendersi dalla crudeltà di adulti senza scrupoli.
Il dato emerge dall’elaborato redatto dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale che ha fotografato la situazione ad oggi di un crimine particolarmente odioso, e lo ha fatto in occasione proprio della Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Il Rapporto (LEGGILO QUI) è dunque un’approfondita analisi sulle forme di delittuosità che maggiormente hanno colpito i minori, sia nel biennio 2022-2023, sia nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2024, confrontato con l’analogo periodo dell’anno precedente.
I reati analizzati sono l’abbandono di persone minori o incapaci, l’abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, l’adescamento di minorenni, gli atti sessuali con minorenne, i maltrattamenti contro familiari e conviventi, la pornografia minorile, la sottrazione di persone incapaci, la violazione degli obblighi di assistenza familiare, le varie fattispecie riferite alla violenza sessuale.
I CRIMINI IN PERCENTUALE
Entrando più nel dettaglio, è così emerso, sempre nel primo semestre dell’anno in corso, un aumento rispettivamente del 22% dell’abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, del 15% dei maltrattamenti contro familiari e conviventi e della sottrazione di persone incapaci, una diminuzione rispettivamente del 16% dell’adescamento di minorenni, del 17% della violazione degli obblighi di assistenza familiare, e del 24% della violenza sessuale aggravata perché commessa presso istituti di istruzione.
Nello stesso arco temporale, le vittime minori di 18 anni risultano in crescita per le fattispecie dell’abbandono di persone minori o incapaci (+12%), di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina (+11%) e di pornografia minorile (+83%).
Il report ritiene rilevante segnalare, poi che, tra le vittime dei reati di natura sessuale, risultano predominanti quelle di genere femminile. Invece, per l’abbandono di minori o incapaci, abuso dei mezzi di correzione e violazione degli obblighi di assistenza familiare, sono predominanti le vittime maschili.
Sempre nel primo semestre 2024, le segnalazioni a carico di presunti autori noti, in maggioranza uomini, sono prevalentemente relative alla fascia d’età compresa tra i 35 e i 64 anni (60%).
“LA FRONTIERA VIRTUALE”
Nel Rapporto viene poi sviluppato un approfondimento sulla cosiddetta “frontiera del mondo virtuale”, realizzato anche grazie al contributo fornito dal Servizio di Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica.
Nel biennio 2022-2023 si registrano un decremento dei casi di adescamento online e di cyberbullismo e l’incremento dei casi di sextortion.
Nello stesso periodo, pur risultando complessivamente in aumento anche il cosiddetto revenge porn, ovvero la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, il numero di vittime minori si è ridotto dell’8%.
Una riflessione particolare merita poi l’elevato numero di vittime di età inferiore ai 14 anni, che rimarca ulteriormente la gravità di un fenomeno preoccupante, anche per le conseguenze dello sviluppo psico-fisico dei giovani che subiscono.
Il Rapporto mira a richiamare l’attenzione sul tema della violenza ai danni di minori, evidenziando l’operato delle Forze di polizia nel contrasto a un fenomeno odioso, vigliacco e aberrante, con l’auspicio che possa contribuire a supportare un percorso di crescita culturale che prenda avvio proprio dalla consapevolezza e dalla conoscenza.
Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno ha particolarmente a cuore il tema dei minori e l’attenzione delle Forze di polizia su questo fenomeno è sempre molto alta, attraverso lo sviluppo di specifiche sensibilità e professionalità investigative che contribuiscono all’attività di prevenzione e contrasto. Tutelare i minori significa tutelare il nostro presente e il nostro futuro.