Mafia, Naccari: crisi può spingere fasce deboli verso organizzazioni criminali
“Ad ogni pubblicazione della relazione annuale sul fenomeno della mafia da parte della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno, registriamo, purtroppo, un progressivo e preoccupante aumento della criminalità. Un’organizzazione che ha ormai delocalizzato altrove le attività criminali, contaminando negativamente le aree più ricche del paese. Bisogna vigilare perché la crisi economica, in particolare al sud, può spingere le fasce più deboli verso organizzazioni criminali”. Lo ha detto l’on. Domenico Naccari, delegato ai rapporti con le comunità regionali del sindaco di Roma Capitale, on. Gianni Alemanno, commentando l’esito del convegno "L'atteggiamento della gente comune nei confronti della mafia", svoltosi in Campidoglio, a Roma, su iniziativa dell’associazione “Roma Sila Festival” presieduta da Domenico Monteleone, cui hanno fra gli altri partecipato l’on. Angela Napoli, componente della Commissione Antimafia, il magistrato Rocco Cosentino, Santo Gioffrè, Mario Congiusta e gli stessi Naccari e Monteleone. “Siamo di fronte ad un fenomeno pervasivo – ha aggiunto Naccari – che va costantemente monitorato e aggredito con fermezza nelle ramificazioni e negli interessi economici, cercando di recuperare gli enormi capitali economici che la ‘ndrangheta è riuscita ad accumulare illecitamente. In questo, Magistratura e forze dell’Ordine stanno facendo più che bene la loro parte, nonostante la cronica carenza di organici e strumenti che rallenta e rende difficoltoso l’operato degli investigatori. Al tempo stesso, - ha proseguito il delegato di Alemanno - penso che serva una massiccia opera di prevenzione, in particolare nelle scuole, dove si formano i giovani e crescono le nuove generazioni. La società civile deve anche svolgere il suo ruolo creando le basi per una solida cultura della legalità, evitando degenerazioni che negli ultimi decenni hanno prodotto arretratezza e sottosviluppo nelle regioni meridionali. Occorre però essere prudenti nei giudizi e nelle valutazioni: al sud c’è gente per bene, oserei dire la stragrande maggioranza. Non corrisponde al vero lo stereotipo che quelle comunità sono tutte contigue al crimine organizzato. Come nella metafora della mela marcia, una cellula cattiva contamina quelle buone se il tessuto socio-economico non ha antidoti culturali resistenti per respingerla e isolarla. Tuttavia, - mette in guardia Naccari - in questa fase di crisi economica, sento di dire che politica e istituzioni dovrebbero moltiplicare gli sforzi per evitare che le fasce sociali più deboli, per assenza di lavoro o altri mezzi di sostentamento, possano diventare facili leve del crimine organizzato”. Il consigliere capitolino ha poi ringraziato “l’associazione “Roma Sila Festival” e il suo presidente Domenico Monteleone per le attività poste in essere in questi giorni e per la sensibilità mostrata ad affrontare temi di grande attualità. Voglio auspicare – ha concluso - che dalla stagione dell’antimafia si possa passare alla stagione dello sviluppo e prosperità”.