Acque pubbliche, completata istruttoria per concessioni

Calabria Attualità

L'assessore ai lavori pubblici Pino Gentile - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale - ha espresso soddisfazione per il completamento dell’istruttoria delle pratiche riguardanti il rilascio delle concessioni di derivazione di acque pubbliche tramite pozzi o captazione di sorgenti naturali, in attuazione di quanto deliberato nel corso dell’ultimo Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Regionale.
Nella seduta dello scorso mese di agosto era stata approvata la delibera n° 26, con la quale si è avviata formalmente la procedura di verifica di tutti gli atti giacenti presso gli uffici.
Grazie all'intensa attività del personale dell’Autorità di Bacino Regionale in quattro mesi è stato portato a termine l’oneroso compito di definire il parere di competenza (o eventuali necessità di integrazioni documentali a carico dei richiedenti) su oltre 1600 pratiche di concessione di derivazione di acque tramite pozzi e/o sorgenti rimaste finora inevase, su un totale di oltre 2100 (comprese quelle già istruite e/o comunque esitate).

A tal proposito, l’ing. Salvatore Siviglia, da poco Segretario Generale dell’Autorità di Bacino, evidenzia che "tali pratiche, giacenti da più anni presso i vari uffici delle province e della stessa regione, sono state trasmesse all’ABR quasi sempre senza una minima pre-istruttoria amministrativa che ne valutasse le condizioni di procedibilità, e che spesso le stesse pratiche sono risultate carenti della documentazione minima di rito prevista dalle norme in vigore. Queste circostanze hanno fatto sì che si raggiungesse un numero spropositato di pratiche inevase".
Nelle domande di concessione di derivazione di acque pubbliche, il parere dell’ABR costituisce un endo-procedimento dell’iter amministrativo complessivo, in carico agli uffici istruttori competenti della Regione (grandi derivazioni) e delle Province (piccole derivazioni), in un quadro normativo assolutamente deficitario a livello regionale. La Calabria è ancora oggi priva di una norma regionale che regolamenti adeguatamente il settore e che funga da riferimento per chiunque vi abbia interesse (richiedenti, tecnici, uffici…). In questo contesto, gli unici documenti ufficiali ad oggi prodotti sono costituiti dalle Delibere di Comitato Istituzionale dell’ABR n. 13/2007 (in ordine al Deflusso Minimo Vitale per corsi d’acqua e sorgenti naturali) e n. 14/2007 (per la documentazione tecnica di minima di cui dotare i progetti di derivazione). La mancanza di normative regionali e di regolamenti di applicazione, nel corso degli ultimi anni, ha reso spesso l’Autorità di Bacino Regionale il principale referente nelle procedure di concessione di derivazione, sia per gli aspetti meramente tecnico-progettuali che per quelli amministrativi e procedurali, questi ultimi più propriamente di competenza degli uffici concedenti a carattere regionale e/o provinciale.

"Per questo motivo – evidenzia l'assessore Gentile – è urgente una legge regionale che regolamenti il settore. A tal fine, il Dirigente Generale del Dipartimento Giovanni Laganà ha già incaricato un apposito gruppo di lavoro che - congiuntamente ai tecnici dell’ABR - sta definendo una proposta di norma regionale per gli usi e le concessioni di acque pubbliche, secondo quanto previsto dagli indirizzi del Piano di Gestione delle Acque adottato dal Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, a cui la Calabria appartiene".
L’assessore Gentile ha anche evidenziato che "l’ABR si è resa parte attiva di tale problematica, per il significativo ruolo che le leggi vigenti le attribuiscono in materia di risorse idriche (Piano di Tutela delle Acque della Calabria, Piano di Gestione delle Acque del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale), organizzando vari incontri tecnici di coordinamento con i Settori competenti, di livello regionale e provinciale, per addivenire ad accordi procedurali tendenti per quanto possibile allo snellimento dell’iter amministrativo – già di per sé impegnativo - connesso al rilascio delle concessioni di derivazione di acque pubbliche. Tutto ciò, conclude Gentile, è in linea con la politica del “fare”che abbiamo attuato concretamente con il Presidente Scopelliti".