Asp Catanzaro: in un anno ridotti i tempi delle liste di attesa del 70%
Tempi liste d’attesa ridotti fino al 70 per cento nell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Ad un anno e mezzo dall’insediamento della direzione Mancuso, le liste d’attesa per le prestazioni ambulatoriali e per le visite specialistiche sono state drasticamente abbattute. Questo grazie all’intenso lavoro di riorganizzazione del sistema sanitario voluto e attuato dal direttore generale dell’Asp Mancuso, volto al miglioramento dei servizi erogati dall’Azienda sanitaria.
Solo alcuni dati: se nel giugno del 2010 per effettuare una visita specialistica gastroenterologica ci volevano 260 giorni, oggi per la stessa visita i tempi d’attesa sono solo 6 giorni; nel giugno del 2010 per una visita urologica i giorni d’attesa erano 112 oggi invece di giorni ce ne vogliono solo 5. Stessa cosa per la visita pneumonologica: un anno e mezzo fa bisognava aspettare 75 giorni oggi invece la visita si può effettuare dopo un solo giorno d’attesa. Buone notizie anche per quanto riguarda la diagnostica strumentale: nel giugno 2010 per fare una colonscopia bisognava aspettare 260 giorni, oggi invece di giorni ce ne vogliono 5; un anno e mezzo fa per effettuare una Tac senza e con contrasto al capo, alla rachide e speco e al bacino ci volevano 111 giorni, oggi invece i giorni d’attesa sono solo 5.
“Abbiamo tenuto in costante monitoraggio le liste di attesa – ha spiegato il direttore generale Dott. Prof. Gerardo Mancuso - e a distanza di qualche mese siamo riusciti ad ottenere risultati importanti: le liste d’attesa hanno infatti mostrato un sostanziale miglioramento per le visite ambulatoriali, perché abbiamo una massima attesa di due settimane per una specialità, mentre per le altre abbiamo una media di tre, cinque, sei giorni d’attesa. Per quanto riguarda invece gli esami strumentali, ad eccezione di Radiologia ed Ecodoppler, abbiamo normalizzato l’attesa ad un massimo di tre settimane, così come c’eravamo posti”.
“Abbiamo realizzato un notevole miglioramento dell’attesa per le visite specialistiche ma anche per gli esami strumentali – ha sottolineato Mancuso – e questo indica come la strada che abbiamo percorso è corretta: abbiamo riorganizzato il territorio e le strutture ambulatoriali in tutti gli ospedali della provincia. Questo ci ha permesso di migliorare i servizi con risorse umane invariate, se non in alcuni casi con risorse più contratte. Gli unici nei rimangono la radiologia e la cardiologia dove comunque abbiamo dimezzato l’attesa e quindi già un passo in avanti è stato fatto, ma su alcune prestazioni non siamo soddisfatti. Per questo abbiamo predisposto un progetto che sarà attivato nel mese di marzo, finalizzato proprio all’abbattimento delle liste d’attesa sulla risonanza magnetica, sulla Tac e sull’ecografia, che coinvolgerà i radiologi e i cardiologi dell’Asp di Catanzaro che lavoreranno con un impegno orario maggiore per ridurre la lista d’attesa”.
“Questo comunque non basterà a portare a 21 giorni quello che era il tempo annunciato – ha aggiunto Mancuso – perché nella nostra provincia abbiamo soltanto 12 radiologi che, nonostante l’impegno, la disponibilità la sensibilità, non potranno mai effettuare il numero di prestazioni necessarie per ridurre a 21 giorni il tempo d’attesa. Tuttavia c’è da registrare che questo andamento molto positivo è unico in tutta la regione Calabria, un andamento dovuto alla riorganizzazione del sistema. Quando avremo nuove risorse, come abbiamo chiesto al Tavolo Massicci proprio per queste specialità, saremo in grado di adempiere all’obiettivo che c’eravamo preposti e cioè di mantenere le liste d’attesa al di sotto delle tre settimane”.
“Questi sono dei risultati concreti - evidenzia il direttore generale - nonostante la campagne denigratorie che sono state messe in campo negli ultimi mesi da alcuni soggetti. Noi rispondiamo con fatti concreti, così come non possiamo rapportarci con chi si permette di giudicare il nostro operato senza conoscere i numeri e senza conoscere i dati. Un operato, il nostro, che ci sembra molto positivo, anche perché a parlare sono i numeri e non noi che siamo parte del sistema”.
Il direttore generale Mancuso tiene inoltre a sottolineare il nuovo clima che si respira all’interno dell’Azienda. “C’è da registrare un clima diverso all’interno dell’Asp – ha aggiunto il direttore generale – anche i dipendenti avvertono un nuovo modo di fare, una nuova mentalità che è indispensabile per guidare il sistema di razionalizzazione e riorganizzazione. E la nuova mentalità che è stata messa in campo è quella della trasparenza, delle regole e del rispetto anche dei diritti e doveri di ogni singolo lavoratore”.