Isola Capo Rizzuto, operaio evade dai domiciliari: arrestato
Arresto per evasione e due denuncie a piede libero è il bilancio di una operazione condotta magistralmente dal personale NIPAF (Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale) di Crotone e dagli agenti della locale Stazione di Crotone. Ad essere arrestato, con l’accusa di evasione, in quanto agli arresti domiciliari, M.F., di 54 anni, operaio già noto alle forze dell’ordine per vari reati. Era da tempo che l’area boscata, di proprietà dell’ ente A.R.S.S.A., era attenzionata dagli agenti della forestale, per una serie di indiscriminati tagli abusivi, che ne stanno minacciando l’esistenza. Questa volta gli autori sono stati beccati in flagranza. Infatti gli agenti, bloccando ogni via di fuga, hanno sorpreso e fermato, nella tarda mattinata di ieri, tre persone intente a sezionare dei tronchi di cipresso derivanti dal taglio di alcune piante radicate nelle vicinanze, trafugando il materiale ricavato. Accertata l’inesistenza di alcuna autorizzazione, gli agenti procedevano ad identificare gli autori, che risultavano essere padre e figlio, M.F., M.O. rispettivamente di 54, e 24 anni, supportati da un terzo complice, tale C.A 36 anni, tutti residenti nel comune di Isola Capo Rizzuto. La sorpresa gli agenti del CfS l’hanno avuta quando, dall’esito della consultazione della Banca Dati interforze SDI (sistema d’indagine), emergeva che M.F. era destinatario di un provvedimento restrittivo, in quanto agli arresti domiciliari, per il reato di furto, con autorizzazione a spostarsi per lavoro dalla sua abitazione alla sua azienda, posta anch’essa nella località “Sovereto” ma a notevole distanza dal luogo in cui è stato trovato. Ravvisandosi, pertanto, l’ipotesi di reato di evasione dagli arresti domiciliari, veniva tratto in arresto, informando del fatto il Sostituto Procuratore di Turno, nella persona della Dr.ssa Luisiana Di Vittorio. L’arrestato condotto presso la sede del Comando provinciale CfS di Crotone, assieme agli altri due complici, ha accusato dei forti dolori addominali, e, quindi, è stato condotto presso l’ospedale “San Giovanni di Dio” di Crotone per le cure del caso, dove ha trascorso tutta la notte, tenuto strettamente sotto controllo da altro personale CfS. Per gli altri due indagati, denunciati a piede libero, si ravvisano, come del resto anche per lo stesso trattenuto, i reati, in concorso di persona, di furto aggravato e deturpamento di bellezze naturali. Di conseguenza è stato sottoposto a sequestro il materiale ricavato, nonché gli attrezzi adoperati per il taglio.