Caso Rom Lamezia, Ruberto difende Scopelliti e replica a Speranza
“Fa davvero specie che il sindaco Speranza non abbia compreso le affermazioni del governatore Scopelliti sulla questione Rom e, invece di cogliere il reale significato, ha in modo sconsiderato lanciato accuse fuori luogo”. Così, il leader del Movimento Labor Lamezia e consigliere provinciale del Pdl, Pasqualino Ruberto, replica durante al sindaco di Lamezia dopo le affermazioni di ieri seguite alle dichiarazioni del presidente della Giunta regionale. - Comunica una nota stampa - “Scopelliti durante la conferenza stampa sul bilancio dell’Asp - prosegue Ruberto - intendeva solo dare un garbato consiglio senza voler attaccare nessuno anche perché il governatore ha a cuore la città di Lamezia che gli ha tributato un grande consenso.
Il caso Rom da troppo tempo si consuma senza una degna soluzione. Negli ultimi 17 anni la città è stata guidata da Giunte di centrosinistra e nulla hanno fatto per risolvere questo che rimane uno dei problemi più gravi di Lamezia. Scopelliti col suo intervento ha voluto citare il caso della caserma “208” di Reggio per far comprendere, la di là della consistenza dei nuclei abitativi, come si possa affrontare e risolvere una questione. Purtroppo - stigmatizza Ruberto - dobbiamo prendere atto che invece di fare autocritica e ammettere le proprie colpe e inadempienze, il sindaco di Lamezia cerca scuse e se la prende con altre istituzioni. C’è voluta l’ordinanza di sgombero della procura della Repubblica per smuovere le cose, altrimenti Speranza e la sua Giunta non avrebbero mai e poi mai affrontato il problema alla radice. Nonostante ciò - prosegue Ruberto - ad oggi la Giunta di centrosinistra è incapace di porre la parola fine su una questione che solo grazie all’azione concreta della procura è stata riaperta.
Le affermazioni di Speranza in merito alla disponibilità economica, poi, confermano l’incapacità amministrativa di risolvere il problema mascherandosi dietro la mancanza di fondi. Parlare di trasferimento di 108 persone per un totale di 22 nuclei familiari in un anno e far passare questo dato come un grande evento, la dice tutta sull’inconsistenza radicale di sapere affrontare e risolvere il problema, di fronte a un totale di 136 nuclei familiari per 528 persone. Ancora una volta - osserva Ruberto - Speranza poteva risparmiarsi un’uscita senza costrutto che ha messo in cattiva luce la città e la sua stessa Amministrazione. Quando si è incapaci di risolvere un problema è meglio tacere. I lametini attendono la soluzione di tanti problemi. Proclami e “buone” intenzioni non servono a rilanciare la città. Per ciò che riguarda poi il “modello Reggio” - conclude Ruberto - magari potesse essere esportato in tutti i Comuni! Di certo, alla Regione sta già cambiando il corso della politica e dell’Amministrazione. Le ultime vicende giudiziarie non scalfiscono affatto un operato oltremodo significativo che ha lasciato il segno in una grande città come Reggio, e che continua attraverso il consenso tra la gente, mai venuto meno. D’altronde, Scopelliti ha dimostrato e dimostra di essere un paladino della giustizia e della legalità, battendosi contro ogni forma di criminalità”.