“I Quartieri”: il comune di Catanzaro e le eredità della gestione Olivo
"E’ notizia di queste ultimissime ore che il comune di Catanzaro, a fronte della procedure esecutiva per la vicenda del Parco Romani, ha imposto il congelamento di tutte le opere in cantiere di ordinaria e di straordinaria amministrazione: questo significa un amministrazione inoperante per il prossimo futuro e la paralisi di ogni attività. - Comunica una nota di Afredo Serrao, presidente "I Quartieri" -
In questo contesto, che si sintetizza con un'unica parola “default”, comincia una nuova campagna elettorale, che dovrà avere il coraggio di dire la verità, senza nascondere dietro i soliti “non so” o “non ricordo” , le responsabilità di chi ha creato il danno e che oggi sta alla finestra, alimentando il livore ed il cattivo animo di chi, pur sapendo considera gli altri – che parlano democraticamente – avversari e non già concorrenti in un rapporto di politica della verità e di salvaguardia della democrazia !
Se facciamo un passo indietro, cosa che dovremmo fare tutti, ci renderemo conto che la vicenda Romani ha innestato una procedura che mette in serio pericolo il posto di lavoro di tanti, nelle partecipate ed all’interno della civica amministrazione: perché una procedura esecutiva blocca le risorse e mette in predicato la certezza del reddito dei lavoratori. - Prosegue - Se poi a tutto questo aggiungiamo la crisi che colpisce l’economia nazionale e Catanzaro non è esclusa, allora valuteremo che il blocco delle iniziative da parte del comune di Catanzaro, altro non è che un ulteriore mazzata al tessuto produttivo e commerciale cittadino ed a quanti - quegli imprenditori considerati fino a ieri da una certa sinistra “lobbisti” – cercano di mantenere i posti di lavoro!
Aver detto o dire che la gestione Olivo ha lasciato un inferno, o meglio, ha lasciato questa città in brache di tela non è assolutamente un delitto di lesa maestà! E’ semmai avere il coraggio di leggere le cose per quelle che sono, nella consapevolezza che disturba i manovratori del “fresco” Salvatore Scalzo ed i suoi supporter ammalati di una logica che ha il sapore delle Foibe: dove chi esprime un pensiero o pone una riflessione è un nemico da annientare (sic) !
Per quanto ci appartiene esiste una sola logica, quella che Catanzaro non può permettersi il lusso di perdere un solo posto di lavoro e che, la difesa del lavoro, non passa solo da forum, convention, concertazioni e quant’altro, ma passa dal coraggio di essere schietti e non soltanto ammuffiti !
Il valore della verità deve essere un imperativo che deve dare risposte ai cittadini e non solo enunciazioni di programma, dove la memoria si impalla e dimentica….Scalzo docet !
Come dimentica cosa ha fatto Olivo in cinque anni per la raccolta differenziata ed oggi, la spazzatura, è diventata arredo urbano !
Come dimentica cosa ha fatto Olivo in cinque anni per le opere finanziate, cantierate ed incompiute, visibili da tutti, atteso che ad una verifica sono state presentate come intenzioni (?) - Conclude - Come dimentica cosa ha fatto Olivo in cinque anni per il rilancio centro storico e del piano parcheggi: vogliamo parlare del parcheggio di Via Carlo V o del recupero di Villa Pangea, senza dimenticare gli agguati alla città dei vari Occhini o Tripodi ? Senza dimenticare l’altro pacco bomba, innescato e non ancora esploso, che si chiama Masciari…e che Dio non voglia, preghiamo tutti non esploda!"