PdCi Vibo: Blocco edilizia? Problema risolto!
“Partendo dall’ultimo consiglio comunale, vorremmo prendere spunto da alcuni numeri dettati da alcuni consiglieri durante il consiglio stesso, riguardanti il numero di concessioni edilizie rilasciate dall’ente. Teniamo a precisare – si legge in un comunicato a firma del Partito dei Comunisti Italiani di Vibo Valentia - ad alcuni consiglieri che hanno preso la parola che la “nomenclatura” Concessione Edilizia, è comunque stata sostituita dal più moderno termine Permesso di Costruire, dal DPR 380/2001, capisco che il nostro PRG usi quel termine perché è stato deliberato prima del 2001, ma l’ufficio urbanistica, oggi, rilascia Permessi di Costruire, Segnalazioni Certificate di Inizio Attività, etc. Teniamo a chiarire questo con i consiglieri che hanno preso la parola venerdì 3 in consiglio, non con i puntuali Patania e Mazzeo. Tornando ai numeri, ci viene da dire, ancor prima di entrare nella questione, che quando si danno dei dati di qualsiasi natura, serve sempre un confronto da fare, preferibilmente con dati precedenti; è facile dire che il comune ha rilasciato 20 PdC, 68 SCIA e 68 Comunicazioni in attività libera, ma se non vi sono dati al quale rifarmi per effettuare il confronto capirete che questi dati servono ben poco; il periodo a cui si riferiscono questi dati va dall’ottobre 2011 ad oggi, ma ottima cosa sarebbe stato mettere a confronto questi dati con quelli dell’anno scorso, o due anni fa, o ancora meglio prima dell’alluvione, per far capire il trend, positivo o negativo che sia, a chi ascolta ed ai non addetti ai lavori.
Capisco - si legge ancora nella nota - che questo sarebbe stato un lavoraccio, vi avrebbe richiesto troppo tempo da dedicare, prendere questi dati, confrontarli con altri, montare un file di calcolo ( Excel) sul pc, usare la guida del programma di calcolo etc. ; però crediamo che fare un lavoro del genere possa effettivamente dire come stanno le cose oggi, e negli ultimi 10 anni. Vi esortiamo quindi a darci un confronto reale con gli anni passati, altrimenti, se cosi non fosse, la vostra e solo propaganda becera, finalizzata ad alzare qualche barricata di carta nei confronti di realtà quali la cittadinanza e le parti sociali. Ma ricordate che la propaganda becera finisce sempre per travolgere chi la mette in atto.... Berlusconi docet. C’è da dire però che aldilà dei mezzi numeri dati in consiglio comunale, di numeri ne sono stati dati altri, sembrava una lotteria, si perché dopo 2 anni dall’insediamento e dopo le promesse, i ponti, le navi da crociera, i porti turistici, le “basi NATO” promesse che la maggioranza del nostro comune ha partorito prima il documento Aronica-Scalamandrè (fine 2011) ed oggi a pochi mesi dell’entrata in vigore quel documento, che difatti paralizza le marinate, ne propone l’aggiornamento con le carte relativa alla messa in sicurezza dei fossi da parte della provincia.
Due domande: Ma invece a badare a chi deve fare il coordinatore del vostro partito a Vibo Valentia e pensare ai congressi non potevate pensarci prima ad aggiornare lo studio Aronica-Scalamandrè? Ma soprattutto, questo aggiornamento, adesso, chi lo paga? Io lo farei pagare a voi consiglieri di maggioranza, decurtandolo dai vostri stipendi, perché vostro è lo sbaglio, vostra è la responsabilità e quindi, come per la responsabilità civile dei giudici che tanto decantate, voi dovete pagare di tasca vostra i tecnici che andranno ad eseguire questo aggiornamento, perché il comune di Vibo Valentia non essendo dotato di un ufficio geologico deve dar mandato a tecnici esterni magari Aronica e Scalamandrè appunto per poterlo aggiornare e non crediamo che questi due tecnici lo faranno gratis. Voi avete prodotto il danno, voi lo dovete pagare, basta con la propaganda, basta col dire faremo, faremo e faremo, siamo stanchi di ascoltare parole positive dette da voi che difendono il vostro operato, dimostrateci di essere diversi e che lavorate per la nostra comunità. Noi una proposta in merito la abbiamo, lo abbiamo detto subito, anche in campagna elettorale si chiama PSC, ripetiamo, non navi da crociera ma PSC”.
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