Bianca Rende sulla situazione politica regionale in vista delle amministrative
“Nell’esprimere all’on. Angela Napoli tutta la nostra solidarietà e vicinanza politica per i pretestuosi attacchi che le vengono rivolti e che richiamano imbarazzanti e patetiche strategie ormai note "alla Scilipoti", che si vanno moltiplicando in periodi di crisi in cui prevale la logica del “primum vivere..” - ha detto Bianca Rende (Coordinatrice regionale della federazione MPA – AD) - vogliamo anche ribadire che nessuna barriera mai, nessuna “Repubblica di Calabria” potrà impedire il rinnovamento politico che si impone dopo l’esperienza, quasi commissariale, del Governo Monti.
La nuova legge elettorale, ha proseguito Bianca Rende, che si annuncia come antidoto all’astensionismo di massa con uno sbarramento al proporzionale e una incentivazione al multi-polarismo, che imporrà scomposizioni e ricomposizioni, secondo la profezia di Moro, dopo il fallimento del bipolarismo, non potrà essere certo cancellata o ritardata da carnevali politici locali che denotano solo provincialismo e istinto di sopravvivenza. Non a caso, lo stesso Alfano ha parlato, a proposito delle prossime elezioni amministrative, di “titoli di coda di un film già finito” in cui si scontreranno “due coalizioni che non esistono più”. Le operazioni spot di questi giorni, dunque, piuttosto che effetti di prospettive politiche di ampio respiro, sembrano appartenere a un altro clichè cui certa politica autistica ci ha abituato, del carrierismo individualistico più esasperato, con la paranoia e la miopia che lo hanno sempre condannato all’insuccesso.
L’Mpa-Ad e Fli e tanti altri che non cedono alla tentazione di “un piatto di lenticchie”, ha concluso Bianca Rende, ribadiranno all’elettorato la credibilità indispensabile a una nuova democrazia di genere e di qualità, che riconosca e promuova i veri diritti dei giovani e delle donne del sud davanti a un parlamento dove – come ha riconosciuto il Governatore della Campania – “Il Sud non c’è e si è incapaci di fare squadra a difesa del territorio” e di diventare protagonisti e non pedine del destino comune cui nessuno può pensare seriamente di sottrarsi."