Asp Catanzaro: settimana di prevenzione delle malattie cardiovascolari

Catanzaro Salute
L'Asp di Catanzaro

L’unità operativa complessa di Cardiologia-UTIC dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, diretta dal dottor Antonio Maria Andricciola, ha organizzato una serie di eventi volti a sensibilizzare, informare e promuovere la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Iniziative che rientrano nell’ambito della manifestazione nazionale “Dammi il tuo cuore, ne avrò cura” organizzata dalla “Fondazione per il tuo Cuore”, volta a sensibilizzare la popolazione alla prevenzione ed alla ricerca sulle malattie cardiovascolari.

Da lunedì 13 fino al 18 febbraio i medici dell’unità operativa di Cardiologia organizzeranno quattro incontri con le scuole lametine per illustrare i progetti cardiologici messi a punto dalla Fondazione e per parlare della prevenzione primaria, del comportamento sul dolore toracico e su come prevenire la malattia facendo attenzione alle abitudini alimentari e soprattutto alle abitudini di vita, come la sedentarietà, l’uso di computer e videogiochi.
La settimana di incontri si concluderà domenica 19 febbraio alle ore 17 al Teatro Grandinetti con la presentazione della commedia in vernacolo “Pua si ndi parra…” del gruppo “I Dialettanti “ di Lamezia Terme. Sia all’inizio dello spettacolo che durante l’intervallo i medici dell’ospedale lametino parleranno dei campi della ricerca cardiologica e della prevenzione primaria e secondaria. L’occasione servirà anche per raccogliere fondi a sostegno della Fondazione “Amici del cuore”: l’intero ricavato della serata sarà infatti devoluto alla fondazione.

“Ormai da anni – ha affermato il direttore generale dell’Asp Gerardo Mancuso –le patologie cardiovascolari stanno interessando un numero sempre maggiore di soggetti, tra i quali anche molti bambini e ragazzi di giovane età. È necessario, pertanto, promuovere un’ampia ed adeguata cultura alla prevenzione, al fine di evitare i rischi e le conseguenze che ne comporterebbero. È possibile dunque ridurre o addirittura evitare il rischio di ammalarsi di infarto ed ictus proprio grazie alla ricerca in campo medico, che ha reso oggi la malattia cardiovascolare prevenibile”.