Qualità dell’aria, online report di Serrata, San Lorenzo e Rocca Forte del Greco
L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha pubblicato, sul proprio sito web (www.arpacal.it) alla voce Dati Ambientali, i report sulla qualità dell’aria, riferiti a tutto l’anno 2011 di monitoraggio, dei comuni di Serrata, San Lorenzo e Roccaforte del Greco, in provincia di Reggio Calabria.
Il monitoraggio, che ha interessato le quattro stagioni climatiche dell’anno, è stato realizzato attraverso apparecchiature altamente sofisticate in dotazione ai laboratori mobili dei dipartimenti provinciali dell’Agenzia ambientale calabrese. Un anno di misurazioni che hanno permesso ai tecnici del Servizio tematico Aria del Dipartimento provinciale dell’Arpacal di certificare, per tutti e tre paesi reggini, che “dall’analisi globale dei dati acquisiti, relativamente ai periodi di monitoraggio, si può costatare che la salubrità dell’aria si è mantenuta nei limiti imposti dalla normativa vigente”.
La campagna di monitoraggio – che prosegue in altri comuni della provincia reggina e delle altre province calabresi – ha come scopo quello di fornire al Ministero dell’Ambiente ed alla Comunità Europea una caratterizzazione puntuale del territorio regionale, facendo riferimento alla zonizzazione già realizzata da Arpacal, dallo stesso Ministero e dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca e Protezione dell’Ambiente).
Nello specifico, nel progetto predisposto dall’Arpacal per la zonizzazione e classificazione del territorio calabrese è stata disposta l’esecuzione di alcuni monitoraggi della qualità dell’aria della durata di due settimane per stagione climatica relativi ad alcuni siti presenti in zona montana senza specifici fattori di pressione (denominata zona C ) e in zona collinare e di pianura senza specifici fattori di pressione (denominata zona D).
Gli inquinanti misurati con il laboratorio mobile Arpacal sono stati: biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NO e NO2), ozono (O3), monossido di carbonio (CO), benzene toluene e xilene (BTX) e particolato atmosferico (PM10).
L’ubicazione è stata effettuata in modo da garantire la rappresentatività della zona da monitorare così da evitare misurazioni rappresentative di microambienti nelle immediate vicinanze. Inoltre, la scelta dei siti per le diverse campagne per ciascuna zona è stata dettata dalla disponibilità del Comune, che ha ospitato i laboratori mobili dell’Arpacal, dalla sicurezza del sito nei confronti di atti vandalici e dalla disponibilità di fornitura elettrica, oltre alla rappresentatività del luogo.