Figli di stranieri battezzati da presidente della Provincia e Giunta
Domenica scorsa a Carfizzi, nella Chiesa di Santa Veneranda, si è celebrato il battesimo di quattro bambini ospiti del Centro Accoglienza "Asilo". I bambini, tutti di origine nigeriana, sono nati all'Ospedale di Crotone. Daniel e David, gemellini di un anno, Gloria di due mesi e Vittoria di un mese e mezzo. Le mamme visibilmente emozionate, cercavano di tenere a bada i piccoli, vestiti come piccoli ometti e principessine in miniatura, confusi dalle tante persone e dai troppi flash delle macchine fotografiche. A festeggiare i piccoli, oltre alla gente del paese, anche le autorità locali, che si sono riunite in chiesa per seguire la cerimonia officiata dal parroco di Carfizzi, Don Franco Scalise. Così il religioso ha definito l'evento: «Oggi stiamo celebrando un Battesimo Ecumenico, che da Carfizzi abbraccia tutto il mondo. Un momento importante che parte da una piccola comunità come lo è il nostro paese. Tutti, me compreso, dobbiamo impegnarci affinché queste donne e questi bambini, sentano il meno possibile il distacco dai loro paesi di origine. Accoglierli per farli sentire dei "paesani"». Padrini dei bambini sono stati il presidente della Provincia Stano Zurlo, il capo gabinetto Dionisio Gallo, l'assessore alle Politiche sociali Salvatore Pane e l'assessore al Lavoro e alla formazione professionale Pietro Durante. Erano presenti anche il presidente della Co.Pro.S.S. (Consorzio provinciale per i servizi sociali) Antonio Adamo, il direttore Alba Fusto e il sindaco di Carfizzi Carmine Maio. Zurlo nel suo intervento ha considerato: «È un momento particolare, in cui l'ente Provincia vuole dimostrare la vicinanza verso gli operatori del Centro, e verso queste mamme e questi bambini che finalmente stanno trovando un po' di serenità. La Provincia garantirà la massima attenzione e il massimo impegno affinché il Centro possa continuare a svolgere la propria attività, e se è possibile a migliorarla» . Dopo la cerimonia religiosa, la festa è continuata nei locali della Casa Comune, dove le operatrici del Centro avevano organizzato un pranzo, e dove i festeggiamenti sono proseguiti per tutto il pomeriggio.