Cariati: emergenza rifiuti, rischio dietro l’angolo

Cosenza Attualità

Emergenza raccolta rifiuti 2012, la stagione estiva non è lontanissima. Serve preoccuparsi sin da ora. Le istituzioni del territorio avvertano, oggi, come prioritaria e non procrastinabile, l’esigenza di un confronto ampio ma concreto, che sappia decidere dopo il confronto e trovare soluzioni efficaci ad evitare la grave crisi subita dalle popolazioni lo scorso anno. E’ quanto sostiene Leonardo Montesanto, rappresentante Api nell’Esecutivo cariatese, di cui è vice sindaco. Quanto accaduto questa estate – dichiara Montesanto – è ancora negli occhi e nella mente di tutti. Non sarebbe tollerabile né potrebbe essere compreso dalle popolazioni un ritardo bis da parte di tutte le istituzioni coinvolte se, con l’aumento dei residenti estivi, il basso ionio dovesse ridiventare teatro di disagi inenarrabili da tutti i punti di vista: accumulo di rifiuti ai cassonetti, incendiati per strada, con effetti nefasti anzi tutto per la salute e l’igiene pubblica. Senza considerare i danni arrecati all’immagine complessiva delle comunità che potrebbero essere nuovamente coinvolte da un’analoga e prevedibile situazione di stallo. Nulla, in sostanza, è cambiato. Qui come altrove. Anzi tutto – precisa il vicesindaco di Cariati – in termini di soluzioni a breve termine, rappresentate, di fatto, da nuove discariche di cui, come è noto, il territorio della provincia di Cosenza è proporzionalmente sprovvisto. Ci si deve confrontare oggi che si è ancora in tempo, esigendo – aggiunge – un confronto nel merito con Provincia e soprattutto Regione. L’incubo del blocco della raccolta, nella situazione data e senza novità di rilievo in merito, resta dietro l’angolo, seppur la relativa tranquillità di questi mesi invernali, almeno in tema di produzione e raccolta rifiuti, potrebbe far apparire distante il rischio. Tuttavia, non è affatto così. E’ necessario dunque porre all’attenzione del dibattito territoriale la necessità di condividere, anzi tutto con le comunità di questa zona e, quindi, con il governo regionale una strada seriamente ed efficacemente percorribile, a partire da oggi, ad ancora qualche mese dall’arrivo di migliaia e migliaia di turisti sulle nostre cose. Perché a quel punto – conclude Montesanto – al di là ogni dibattito o ipotesi su come costruire il futuro sostenibile della Sibaritide, ci troveremo, sotto casa e nelle nostre strade, ancora una volta invasi dalla spazzatura. Con danni peggiori di quelli che, spesso, tutti diciamo di voler evitare.