Falsificava sentenze per riabilitazione, arrestato
Un uomo di 60 anni, Rocco Lotito, di Catanzaro, ex bancario, è stato arrestato stamane dagli uomini del commissariato di polizia di Lamezia Terme (Catanzaro). È accusato di aver prodotto finte sentenze di riabilitazione, emesse da vari tribunali, a beneficio di cittadini protestati. L'uomo, secondo quanto accertato dalla polizia, utilizzava sentenze vere, di cui veniva denunciato lo smarrimento, per poi falsificarle con i dati anagrafici dei beneficiari. In cambio di cio' avrebbe percepito somme di danaro. Per le 11:30, nella sede del commissariato di Lamezia Terme, è in programma una conferenza stampa.
L'uomo, fra l'altro, è stato trovato in possesso di numerosi timbri del Tribunale di Lamezia Terme e dei Comuni limitrofi utilizzati per formare atti falsi preordinati alla cancellazione di protesti bancari. Nei confronti dell'uomo, secondo gli inquirenti, sono stati acquisiti gravi indizi di reato per falso. Il materiale rinvenuto dai poliziotti è stato sequestrato.
h 17:15 | Nel computer dell'uomo sono stati trovati numerosi atti di denunce di smarrimento di effetti cambiari, che venivano scannerizzati, agli stessi veniva cambiato il nome del denunciante e della documentazione smarrita. Sulla base degli atti manomessi dall'uomo veniva avanzata richiesta di cancellazione del protesto bancario alla Camera di Commercio. Per le sue attività illecite molto impegnative (erano in trattazione numerose pratiche di persone protestate) l'uomo si faceva pagare elevati compensi. A Lotito vengono contestati i reati di contraffazione di pubblici sigilli e strumenti destinati a pubblica certificazione e di falsità materiale. L'uomo e' stato trovato in possesso di numerosi timbri del Tribunale di Lamezia Terme e dei Comuni limitrofi utilizzati per formare atti falsi preordinati alla cancellazione di protesti bancari. Una corposa documentazione e' stata sequestrata ed e' ritenuta utile per approfondimenti investigativi. I particolari dell'operazione che ha portato al fermo di Lotito sono stati illustrati questa mattina dal dirigente del commissariato lametino, Antonio Borrelli, e dal suo vice, Lucia Maria Curdari. Il dirigente ha spiegato che le indagini sono state avviate sulla base di una segnalazione del Presidente del Tribunale di Lamezia, Giuseppe Spadaro, che nell' esaminare una sentenza finalizzata alla riabilitazione di un soggetto che in precedenza era stato classificato protestato, si è accorto che il numero del procedimento corrispondeva ad un'altra pratica. Da qui le indagini che hanno portato alla individuazione di Lotito, quale autore materiale dei falsi finalizzati a riabilitare le persone protestate per assegni a vuoto, e che si rivolgevano a lui per risolvere il problema.