Reggio, Pdci giovani vicino alla lotta della Val di Susa
"La Federazione provinciale giovanile del Partito dei Comunisti Italiani di Reggio Calabria ha partecipato al sit-in organizzato, davanti alla Prefettura di Reggio Calabria, in solidarietà al movimento NO TAV, ma soprattutto al suo leader, Luca Abbà, il trentasettenne tragicamente precipitato da un traliccio, durante un presidio organizzato in Val di Susa, contro l’esproprio dei terreni della Clarea. - Comunica una nota del movimento - E’ vergognoso che il Governo perseveri nella realizzazione della linea ferroviaria che colleghi Torino a Lione, senza tener conto della volontà del popolo della Val di Susa, che da anni esprime la propria contrarietà ad una simile ed inutile opera e da anni lotta per salvaguardare le proprie terre; ancor più vergognoso che in un paese sedicente civile e democratico, si debba arrivare a rischiare la vita per difendere i propri diritti! Già, perché se si verificano simili situazioni, non è perché qualcuno decide di fare l’eroe, ma perché qualcuno si accorge, che dietro la paventata positività derivante dalla realizzazione di certe opere, si cela quel becero capitalismo che ha prodotto la crisi e che ci sta conducendo alla fame! Peccato che accorgersi ed attivarsi per interrompere certi meccanismi, porti a pagare un prezzo cosi alto!
I comunisti italiani da sempre sono sensibili alla tematica ambientale della Val di Susa, peraltro simile a quella del famigerato Ponte sullo Stretto, la cui realizzazione è stata sempre caparbiamente contrastata dal PdCI calabrese. Ciò che con forza si vuole esprimere è che i bisogni dell’Italia sono altri rispetto alla realizzazione di opere faraoniche, che giovano solo ai potenti e alle mafie, ma non al popolo. Il popolo italiano è desideroso di lavoro, di garanzie e certezze per il futuro dei propri giovani e se un giovane come Luca Abbà è ridotto in fin di vita è proprio per salvaguardare quel futuro! Il Governo dovrebbe guardare alle reali esigenze degli italiani e non agli interessi di un ricco e privilegiato 5% della popolazione; soprattutto, dovrebbe ascoltare la voce del popolo che afferma di rappresentare, raccoglierne le istanze ed attivarsi a suo sostegno, invece di reprimerne il suo urlo di disperazione! - Conclude la nota - I comunisti italiani continueranno a lottare dalla parte di quanti, come gli abitanti della Val di Susa, si ribellano di fronte all’ingiustizia, con l’auspicio che si ponga fine a simili politiche speculative e che Luca Abbà torni a gridare forte i propri ideali!"