Catanzaro: lavoratori autogrill incontrano l’assessore Caridi
Si è svolto presso il Dipartimento Attività produttive della Regione Calabria un incontro tra l’Assessore Antonio Stefano Caridi e una delegazione di lavoratori Autogrill in servizio presso le aree di sosta dell’A3. All’incontro hanno preso parte anche i Consiglieri regionali Mimmo Talarico di IDV e Gianluca Gallo dell’UDC, che sono stati tra i promotori dell’iniziativa. La riunione è stata chiesta dai dipendenti del colosso internazionale attivo nella ristorazione e nel retail al servizio dei viaggiatori, per esprimere la loro preoccupazione in ordine all’esito che potrebbe avere la procedura di affidamento di detti servizi avviata recentemente dall’Anas. Ciò perché una legge regionale del 2005 ha stabilito che i servizi non-oil, legati alla ristorazione, non possono essere più dati in concessione separatamente rispetto ai servizi carburante. Circostanza che determinerebbe il passaggio degli stessi direttamente ai gestori dei servizi carburante, con esclusione nella fattispecie di Autogrill, che, proprio in riferimento al bando confezionato dall’Anas, ha presentato ricorso al TAR. I lavoratori hanno perciò chiesto alla Regione di impegnarsi affinché una tale situazione non comporti alcun pregiudizio al mantenimento degli attuali livelli occupazionali ed alla stessa qualità del servizio che attualmente viene reso sul tratto calabrese dell’A3, memori di esperienze del passato che, sia sul versante della tutela dei diritti dei lavoratori che su quello della gestione dei servizi, si sono rivelate fallimentari. “Abbiamo apprezzato – hanno dichiarato i lavoratori Autogrill – la disponibilità mostrata dall’Assessore Caridi e l’impegno che stanno profondendo a tutela dei nostri diritti i Consiglieri regionali Gallo e Talarico. In attesa che il Tar si pronunci sul ricorso presentato da Autogrill, vogliamo sperare che la Regione Calabria valuti ogni iniziativa utile per scongiurare che la riorganizzazione dei servizi di ristorazione sulla tratta regionale dell’A3 si traduca in una perdita di diritti per i lavoratori, di posti di lavoro. Non va trascurato a tal riguardo che il problema è anche di efficienza e di qualità del servizio reso”.