Edilizia sociale, Mpa: inammissibile che a pagare sia la Calabria che lavora
“Quattromila famiglie indigenti in attesa di alloggi e centocinquanta milioni bloccati mentre un intero settore, o quasi, quello delle società edili, rischia il tracollo. Uno spettacolo avvilente che mostra il volto peggiore di una Calabria vecchia, inchiodata al vizio antico di fare e disfare nell’interesse di pochi e incapace di promuovere sviluppo ”. Lo sostiene Orlandino Greco (MPA), presidente del Consiglio Provinciale di Cosenza, in riferimento alle ultime vicende legate al Bando relativo all'edilizia sociale (legge 36/2008), annullato in autotutela dall’attuale Giunta Regionale.
“E’ inconcepibile - spiega Greco- che proprio la Calabria che produce, quelle delle imprese e dei lavoratori, debba essere paralizzata da una classe politica incagliata in logiche che poco hanno a che vedere con la reale crescita del territorio. C’è da prendere atto - commenta Greco- che l’ultima ordinanza del Consiglio di Stato, rinviando ad ottobre l’udienza di discussione nel merito, non fa che complicare ulteriormente la difficile condizione di quelle imprese (già inserite in graduatoria) che si erano messe all’opera pensando di poter contare sui finanziamenti regionali. Resta da capire - conclude- in base a quale principio di buonsenso possa trovare giustificazione una scelta incomprensibile che di fatto ha portato a bloccare nella nostra regione investimenti per un totale di circa un miliardo di euro, comprendendo in questa cifra anche i fondi dei privati. Per tacere, inoltre, del duro colpo che tutta questa vicenda ha inferto al già sofferente tessuto economico calabrese mentre famiglie in condizioni economiche svantaggiate vedono allontanarsi le speranze di una vita più decorosa."