Guccione (Pd), a Cosenza in piena emegenza sanità

Cosenza Salute
Carlo Guccione

“A Cosenza ed in provincia siamo in piena emergenza sanitaria”. L’ennesima denuncia in tal senso viene, ancora una volta, dal Consigliere regionale del Pd, on. Carlo Guccione.

“Nei giorni passati -afferma il Consigliere regionale dei democrat- il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, è stato costretto a bloccare tutti i ricoveri programmati negli ospedali Spoke della provincia di Cosenza: Castrovillari, Paola-Cetraro, Rossano-Corigliano. Tale provvedimento, urgente e temporaneo, dimostra in maniera palese ed eclatante di quale portata e quanto enormi siano le criticità che si stanno verificando nella sanità cosentina a seguito di un’attuazione sbagliata e penalizzante del Piano di Rientro dal debito sanitario in questa provincia. Ma la vera e straordinaria emergenza in cui è costretto a vivere il nostro territorio è emersa in tutta la sua gravità quando il Direttore Generale dell’Asp ha disposto la chiusura del Reparto di Ortopedia dell’ospedale Spoke di Castrovillari a causa di una gravissima carenza di medici ortopedici operanti nelle Unità Operative di Ortopedia e Traumatologia dell’intera Asp”.

“Tutto ciò, come purtroppo, abbiamo più volte ripetuto nelle scorse settimane - aggiunge l’on. Guccione - penalizza oltremodo la provincia di Cosenza che è la più grande della Calabria, non garantisce i livelli essenziali di assistenza e la continuità assistenziale e mette seriamente a repentaglio la vita di quanti, in questa provincia, sono costretti a ricorrere alle cure mediche. Il presidente Scopelliti, anche nella sua veste di Commissario ad Acta per il Piano di Rientro regionale, non può continuare a fare orecchio da mercante, facendo finta di nulla. Se non vuole assumersi responsabilità ancor più pesanti e drammatiche nei riguardi di quanti vedono messa a rischio la loro vita per mancanza di cure e medici, deve assumere immediatamente tutte le misure necessarie a rimuovere le criticità sanitarie che impediscono ai cittadini della provincia di Cosenza di poter usufruire dei servizi sanitari minimi necessari”.

“Aver voluto penalizzare la più grande provincia della Calabria tagliando i posti-letti per acuti oltre quanto è previsto dal Decreto 18 per il trasferimento delle risorse, operando tagli indiscriminati senza mai aver investito in servizi sanitari territoriali alternativi e senza aver mai potenziato gli ospedali Spoke e Hub - conclude Guccione - ha portato la sanità cosentina ad un vero e proprio punto di non ritorno. Se si dovesse continuare a registrare l’immobilismo che si è registrato fino ad oggi nell’affrontare la grave emergenza sanitaria che quotidianamente si verifica nella nostra provincia saremo costretti, nostro malgrado, a rivolgerci alle istituzioni preposte per fare rispettare la legge e il sacrosanto diritto che la Costituzione riconosce ad ogni cittadino italiano di poter usufruire delle cure mediche necessarie per la salvaguardia della propria salute”.