Confcommercio Cutro, a livello locale da tempo si respira un’aria pesante
"Rispetto al momento generale di crisi economica che si sta attraversando, corre l’obbligo, come associazione di categoria maggiormente rappresentativa sul territorio cutrese, fare alcune riflessioni e puntualizzazioni. - Comunica una nota stampa del presidente Giuseppe Scandale - Se è vero che la crisi è mondiale, è anche vero che a livello locale da tempo si respira un’aria pesante: è un dato di fatto la forte ripresa della emigrazione e ci sembra legittimo constatare che non vi è da parte delle imprese e delle istituzioni un vero progetto di rilancio della nostra economia. La chiusura dello sportello della banca Carime a Cutro, giustificato da un ridimensionamento dell’intero gruppo UBI, è un dato importante ed allarmante, poiché se chiudono le banche viene meno il credito per le imprese, vengono meno gli investimenti, con tutto ciò che di catastrofico ne consegue.
E’ vero che per poter pensare ad una qualsivoglia ipotesi di sviluppo bisognerebbe avere quantomeno le infrastrutture di base, e noi invece siamo costretti a prendere atto di ciò che è successo con le nostre strade in occasione delle ultime piogge: con veri e propri crolli che si sono aggiunti ad una condizione di base già sconquassata, degna di un percorso da rally. Se ciò non bastasse registriamo anche polemiche di natura politica che certo non aiutano il territorio ma ci lasciano sgomenti poiché diventano vero e proprio freno allo sviluppo.
Unica infrastruttura rimasta al territorio è l’aeroporto, e qui constatiamo lo sforzo effettuato dalla Camera di Commercio che ne ha sopportato il peso, sostenendolo con la maggioranza azionaria, senza che molti altri enti partecipassero adeguatamente e fattivamente, compreso il nostro Comune. - Continua - Profonda, dunque, la crisi dell’economia cutrese. Alla negativa congiuntura economica generale, si registra un’assenza di programmazione da parte di tutto il sistema, imprese ed istituzioni.
In un recente incontro avuto con l’assessore comunale alle attività produttive di Cutro, dott. Lorenzano, sono stati trattati diversi temi e diverse proposte sono state formulate dal direttivo della Confcommercio.
Siamo fiduciosi che quanto prima il Comune ci chiami per concertare iniziative volte a migliorare la situazione del nostro territorio.
Leggiamo che in altri paesi ci si sta attrezzando per regolamentare la tassa di soggiorno e siamo certi che il nostro comune non opererà nella stessa direzione: Confcommercio considera Steccato di Cutro un territorio dal forte potenziale turistico insieme al resto del litorale. Da qui, per noi, insieme alla filiera cerealicola passa il nostro futuro. Ciò che sarà importante è il fatto che la strategia turistica scaturisca da una cooperazione e da un dialogo tra operatori locali ed istituzioni.
Scattata questa allarmante istantanea, Confcommercio Cutro chiede alle Istituzioni di intervenire, comprendendo lo stato di crisi dei settori del commercio, del turismo e dei servizi, e schierandosi al fianco delle nostre imprese con interventi immediati e concreti.
La fotografia è preoccupante nella sua nitidezza, non lascia spazio ad interpretazioni ed impone la massima urgenza: quello che vivono negozi, ambulanti, bar, ristoranti e alberghi è uno stato di crisi conclamato.
Richiediamo, con forza, di ripartire, innanzitutto, da un sistema di regole, certe e uguali per tutti, con un regime di concorrenza leale riscontrando, purtroppo per come segnalatoci dai nostri associati, situazioni di illegalità diffusa. Tali situazioni, a difesa delle categorie rappresentate, sono già state sottoposte all'attenzione delle istituzioni preposte alle opportune verifiche. - Conclude - Il nostro intervento non vuole essere distruttivo, tantomeno polemico, ma fungere da stimolo rispetto a situazioni di difficoltà che stiamo registrando e che potremmo e dovremmo meglio affrontare tenendo conto dell’orgoglio del nostro popolo, che si è sempre distinto per lo spirito votato al lavoro."