Confcommercio Cutro: “La stagione estiva da opportunità a emergenza”
"Spiagge sporche, rifiuti per strada e abusivismo commerciale sono le problematiche più riscontrate tra gli addetti ai lavori. L'inefficienza della polizia municipale, alcuni giorni completamente assente, è un segnale preoccupante, perchè, giusto per fare un esempio pratico, la presenza di venditori ambulanti proprio davanti gli esercizi commerciali non è solo un problema o una macchia del panorama, ma crea seri disagi anche economici, soprattutto a chi, in questo periodo di profonda crisi, aspetta la stagione estiva per cercare di far sorridere i propri bilanci aziendali". E' quanto scrive Giuseppe Scandale, responsabile della Confcommercio di Cutro.
"Ma la cosa che più di tutte ha creato problematiche - continua la nota - è stata la totale assenza di un interlocutore istituzionale. La presenza dell'ufficiale di governo, negli anni precedenti, aveva sopperito a questa problematica, presenza che quest'anno, purtroppo non si è avuta. E nemmeno il lavoro del vice sindaco Squillace, sempre presente e con un impegno degno di nota, ma senza alcuna risorsa o capacità di risolvere realmente i problemi. Altra assenza rilevante è stata quella del sindaco Migale, che, quest'anno, si è tirato indietro anche al confronto pubblico richiesto da cittadini ed esercenti.
Non si può pensare di gestire un territorio, soprattutto in un periodo di massima affluenza come quello estivo, rimanendo lontano dalle reali problematiche della gente.
Come si sosteneva in precedenza, c'è la reale e vitale necessità di cambiare mentalità ma soprattutto di trovare uno scatto d'orgoglio che consenta al nostro territorio di far primeggiare la propria identità.
La festa del SS Crocifisso, la festa del pane e la partita di scacchi viventi sono tre eventi che dovrebbero attirare a Cutro migliaia di curiosi e turisti da tutta la costa e che invece rischiano di diventare momenti di folclore per i residenti e per gli emigranti di ritorno a casa.
Manca, evidentemente, una seria programmazione, che dovrebbe coinvolgere tutta l'amministrazione e soprattutto tutte le energie vive del territorio cominciando proprio dalle associazioni di categoria.
Cutro ha un mare, una costa e un clima che consentirebbero di avviare la stagione estiva già da maggio, ma come si può pensare di attirare turisti se a luglio le strade sono ancora un cantiere aperto? Così come sottolineato da tanti cittadini e commercianti?
L'indagine di Confcommercio ha sollecitato anche il dibattito sui social network, soprattutto su Facebook, e tante sono le segnalazioni, in modo particolare dai tanti cutresi che vivono lontani dalla propria terra e che tornano l'estate, segnalazioni che hanno un unico comune denominatore: “si stava meglio prima, Cutro sta andando a peggiorare”.
L'assenza di programmazione danneggia anche le poche iniziative positive portate avanti.
L'attuale assessore al bilancio, Giancarlo Arabia , ha iniziato un serio dialogo proprio con Confcommercio , la quale ha suggerito una destinazione d'uso ben precisa al fondo di garanzia: prodotti tipici e turismo. Ma a che serve sostenere il settore turistico quando le spiagge e le strade sono sporche? Se non si adegua il contesto, sociale e ambientale, qualsiasi tipo di investimento rischia di diventare un boomerang proprio per l’imprenditore stesso.
L'atteggiamento di Confcommercio e la sua azione non va letta in funzione di sterile critica o di semplice polemica, ma come un contributo serio alla crescita di questo territorio. Confcommercio vuole lanciare un serio appello alla politica cutrese. Il nostro territorio non ha solo potenzialità donateci dal Signore e dalla natura, ma ha anche enormi potenzialità ed energie positive, tra le associazioni culturali, di categoria e del terzo settore ma anche dal punto di vista artistico, energie però che oggi sono nascoste in quanto nessuno prova a coinvolgerle e che invece andrebbero assolutamente coinvolte e valorizzate. La politica- conclude Scandale - ed in modo particolare i partiti tutti, devono fare il salto di qualità richiesto: cambiare generazione, rinnovare i linguaggi e dare spazio a queste nuove energie. Questo è ciò di cui ha bisogno il nostro territorio".