Malattia e sofferenza, lezione di monsignor Zimowski a Catanzaro
Un'occasione significativa per una riflessione profonda sul senso ed il significato della sofferenza e del prendersi cura dei malati facendo incontrare medici, operatori sanitari, docenti, ricercatori, studenti, pazienti e famiglie: con questo spirito si è svolta, questa mattina, nel Campus dell'Università Magna Graecia un'iniziativa promossa dall'Ateneo di Catanzaro insieme al Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute) e inquadrata nelle manifestazioni inerenti la Giornata Mondiale del Malato, istituita nel 1992 al fine di sensibilizzare alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi, aiutare a valorizzare la sofferenza, richiamare l'importanza della formazione spirituale e morale degli operatori sanitari. La malattia suscita sempre domande esistenziali; interrogativi che restano umanamente senza risposta tant'è che il soffrire rimane un enigma imperscrutabile alla ragione dell'uomo, ma comprensibile con gli occhi della fede.
Il Beato Giovanni Paolo II e' l'icona di quella sofferenza vissuta e testimoniata con amore e dignità. È stato questo il filo conduttore degli interventi dei due autorevoli rappresentanti della Santa Sede che sono intervenuti: Mons. Zygmunt Zimowski, Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute) e Mons. Krzysztof Nykiel, Officiale della Congregazione della Dottrina della Fede e Consultore del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari. Mons. Zimowski ha tenuto una "lectio magistralis" sul tema "La sofferenza nel Beato Giovanni Paolo II"; la "lectio" e' stata preceduta dai saluti istituzionali del Rettore dell'Università Magna Graecia, Aldo Quattrone, e dall'introduzione di Mons. Nykiel su: "Il magistero del Pontefice Benedetto XVI sulla sofferenza". Ha moderato i lavori Giuseppe Soluri, Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria. Presenti l'Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, Mons. Vincenzo Bertolone, e il Prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci.