Il vice segretario regionale Udc, Idà, si schiera al fianco di De Grazia
Il nuovo vice segretario dell’Udc calabrese, Giuseppe Idà - eletto nel corso dell'ultimo congresso regionale dello Scudocrociato - ha scelto di scendere al fianco del giudice Romano De Grazia, impegnato in una difficile battaglia per riaffermare il primato della legalità anche in territori difficili e abbandonati come Platì.
“Ci mettiamo la faccia e speriamo di non rimetterci le penne” – ricorre all’ironia il giovane esponente del Partito di Pier Ferdinando Casini, il quale afferma: “Battute a parte, esempi come quelli del giudice De Grazia vanno non solo sostenuti restando comodamente seduti in salotto, ma vissuti attraverso un impegno diretto e sul campo. Lo dico senza alcuna vena polemica, ma è chiaro che, per troppo tempo, la battaglia antimafia è rimasta appannaggio di una sterile comunicazione superficiale e retorica. Credo che il compito di una nuova classe dirigente, alla quale in prima battuta mi rivolgo, sia anche e soprattutto quello di cambiare prassi e schemi comunicativi del passato. Questo tipo di messaggio, naturalmente, non conosce colore politico. La legalità e la lotta alla ‘ndrangheta è una precondizione essenziale – è quanto rimarca Giuseppe Idà - per garantire l’esercizio della libera dialettica democratica fra tutte le forze politiche”.
Il giudice Romano De Grazia, promotore del progetto di legge elaborato dal centro studi “Lazzati” finalizzato ad impedire l’inquinamento da parte della mafia del momento elettorale, ha inteso di proporsi quale candidato a sindaco di Platì (comune del reggino recentemente sciolto per infiltrazione mafiosa), le cui elezioni sono previste nel mese di maggio. La speranza di De Grazia è quella di rappresentare un punto di riferimento per i tanti giovani desiderosi di impegnarsi fattivamente per l’affermazione in Calabria di una nuovo sentire, culturale e politico, in grado di cambiare per davvero una condizione di arretratezza divenuta ormai cronica “Non posso non sposare questa battaglia, principalmente come uomo libero che intende contribuire, per quanto è nelle sue possibilità, al riscatto di una terra che ha bisogno di più esempi e meno prediche e raccolgo con entusiasmo – prosegue, sempre, Idà - l’appello dello stesso giudice. Nessuno, infatti, può legittimamente tirarsi fuori da una battaglia di civiltà, che vedrà i giovani protagonisti. Dobbiamo rigettare il sentimento negativo della rassegnazione che produce immobilismo. Credo nella forza della volontà e della ragione che trae origine dal pensiero illuminista. Questo è il nostro orizzonte. Una nuova età dei lumi sulle ali di un possibile rinascimento calabrese e italiano” – le conclusioni del vice segretario regionale dell’Udc calabrese.