Sanità, Pacenza (Pdl) replica a Loiero (Mpa): lacrime di coccodrillo di chi poteva fare tanto e ha fatto poco
“Quelle diramate a mezzo stampa dall’onorevole Agazio Loiero sulla gestione commissariale della sanità sono solo le classiche lacrime di coccodrillo. Le stesse di chi poteva fare tanto nelle premesse, eppure per inerzia o per opportunità, chissà perché, ha fatto davvero poco per questa regione che necessitava di interventi perentori e risolutivi su problematiche cruciali come la Sanità appunto”.
Così il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza (Pdl), replica coordinatore nazionale della federazione del Mpa Agazio Loiero che ha commentato il calo del deficit sanitario registrato con la nuova gestione commissariale.
“Ancora una volta l’onorevole Loiero - incalza l’onorevole Salvatore Pacenza - si attribuisce i meriti di un’azione amministrativa portata avanti con determinazione e coraggio dal commissario ad acta Giuseppe Scopelliti. Ricorderei all’onorevole Loiero che, quando è stato commissariato il settore due anni orsono, la situazione era davvero disastrosa per la sanità calabrese. Oltre ad un debito tutto da calcolare (poi presto quantificato grazie all’impulso innestato dal commissario ad acta Scopelliti) si scoprì che non era più possibile mandare avanti oltre 60 ospedali, tra pubblico e privato, con una popolazione di appena 2 milioni di abitanti. Che ogni anno, non si potevano regalare circa 230 milioni di euro per la cosiddetta emigrazione sanitaria. Che non si potevano spendere 624 euro per un posto letto (quando se ne dovrebbero spendere 180). Eppure il centrosinistra, durante la scorsa Legislatura (era il dicembre 2009), aveva già approvato lo stesso Piano per il rientro dal debito sanitario che – prosegue Pacenza - sta portando avanti il commissario Scopelliti solo con qualche modifica in più ritenuta necessaria. La giunta Loiero non ha attuato un solo punto di quel Piano sottoposto al vaglio del Consiglio per ben due volte. Adesso, tutti gli atti e i provvedimenti intrapresi dal commissario devono passare al vaglio dei due sub commissari e, in ultima istanza, ottenere il parere favorevole del cosiddetto tavolo Massicci al ministero. Nonostante tutte queste prescrizioni, il commissario Scopelliti sta ottenendo risultati ritenuti straordinari da tutti. Un’azione nemmeno ipotizzabile solo 7 anni fa, quando a governare – conclude Pacenza - era l’onorevole Agazio Loiero e la sua amministrazione regionale”.