Morano. Finanziato al Comune un corso per l’utilizzo del defibrillatore

Cosenza Attualità

Finanziato dalla Provincia di Cosenza - Assessorato Protezione civile, al Comune di Morano un progetto per la nascita di una rete di emergenza, che prevede tra l’altro la realizzazione, a stretto giro, di un corso didattico per l’utilizzo del defibrillatore. Defibrillatore che, come si ricorderà, era stato assegnato all’ente moranese nel 2010, nell’ambito di un programma promosso della Provincia e denominato “Sicurezza e pronto intervento per la salute dei cittadini”.

Nello specifico l’iniziativa, coinvolge in questa fase ben quattro centri - Morano (capofila), Mormanno, San Basile e Saracena – e consiste nell’istruire operatori, che siano poi capaci di intervenire prontamente e con sicurezza su persone colpite da improvviso arresto cardiaco, scongiurando la necrosi del muscolo quindi la morte della persona. Impressionanti i dati sulla casistica in merito: 60.000 persone l’anno muoiono in Italia (1 ogni 9 minuti). Mentre i danni cerebrali per assenza di ossigeno appaiono gravi già dopo il sesto minuto di interruzione dell’attività cardiaca e diventano irreversibili dopo il decimo. Da ciò si comprende quanto indispensabile sia l’agire immediatamente e senza indecisioni, sfruttando al massimo gli ausili che la tecnologia moderna fornisce offre.

“Questione di diritti fondamentali! E non solo…”, afferma l’assessore alla Sanità del Comune di Morano Maurizio Iazzolino: “Un dovere di civiltà dal quale non si può e non si deve derogare quando in gioco vi una vita umana. Utilizzeremo i duemila euro ricevuti dalla Provincia grazie alla sensibilità dell’assessore Biagio Diana, cui va il nostro ringraziamento, per predisporre una serie di lezioni alle quali potranno partecipare una quarantina di allievi. Inoltre acquisteremo un altro defibrillatore, così da implementare la rete locale, aumentando già in partenza da due a tre gli apparecchi presenti in città. Le procedure d’intervento in caso di arresto cardiaco sono abbastanza semplici, ma al contempo molto delicate, e richiedono un’attenta preparazione. Per questo abbiamo ritenuto dover coinvolgere nell’attività didattica, coordinata dalla centrale operativa del 118 di Cosenza, quei soggetti locali ad alta socialità, la Polizia Municipale, la stazione dei Carabinieri, la Protezione civile, impiegati comunali, Scuola, medici di base, Corpo Forestale dello Stato, una parafarmacia, soggetti che, per le funzioni svolte possono assicurare rapidità nelle azioni di soccorso. Per quanto ci riguarda – conclude Iazzolino - con l’aiuto dell’intera società civile, siamo sicuri di poter allestire una efficace rete d’emergenza. E’ evidente che per riuscire bene occorre una forte assunzione di responsabilità e soprattutto la garanzia, da parte di quanti aderiranno, di un impegno morale e pratico da spendere a servizio dell’uomo”.