Sanità: i medici di Germaneto salvano vita umana
Troppo spesso la Calabria, ma più in generale l’Italia, rimbalza sulle cronache regionali e anche nazionali per questioni di malasanità. Di denunce per negligenza medica, per condizioni igieniche o strutturali precarie, per attrezzature manchevoli o per la mancanza del personale medico-sanitario, se ne sente parlare ogni giorno. Ma la Calabria non è solo questo. Non offre solo spiacevoli spettacoli e non esibisce unicamente esperienze da cancellare. La straordinaria storia vissuta fra le pareti della Fondazione “Tommaso Campanella” – è scritto in una nota della stessa fonazione -dalla signora E. C. mostra il lato migliore di una terra che sa anche narrare momenti che non lasciano spazio alle critiche e alle polemiche. Il marito della signora di origine catanzarese accusa un dolore sotto la costola destra. Si reca presso la struttura ospedaliera di Germaneto per fare i controlli necessari. Si tratta di polmonite, ma la sera la situazione si aggrava ulteriormente e il signor M. D. viene colpito da un infarto. Dopo le impeccabili cure dei medici che lo hanno tenuto sotto osservazione, ora il signor M. D. non è più in pericolo di vita. “Se posso raccontare una storia a lieto fine – spiega E. C. - è solo grazie alla tempestività con cui hanno agito i medici. Mio marito è entrato qui in condizioni gravissime, ma adesso posso dire che sta bene”. “Lo spavento – prosegue – è stato tanto, ma ora quello che rimane è solo un bruttissimo ricordo e la consapevolezza che se ci si affida ai medici giusti anche le situazioni più disperate possono rientrare”. “Voglio ringraziare davvero tutti – conclude la signora -. I medici, gli infermieri, gli oss, sono stati tutti impeccabili. Hanno salvato la vita di mio marito con lodevole professionalità ed è giusto rendere loro riconoscenza”.