A San Fili, sabato e domenica, Post Partum
Sabato 31 (ore 20,30) e domenica 1 aprile (ore 18) torna la rassegna teatrale "Atto 1: transizioni". In cartellone c'è lo spettacolo dal titolo "POST PARTUM" scritto da Betta Cianchini, interpretato da Sonia Barbadoro per la regia di Luciano Melchionna. "Post Partum" non è solo uno spettacolo. Vuole essere un tagliente viaggio a ritroso nei meandri della "nascita e della morte". Nei meandri di quell'universo femminile mai ascoltato, mai compreso, troppo spesso, e forse volutamente, rimosso.
Uno spettacolo che nasce dopo un certosino lavoro di ricerca e documentazione grazie al sostegno di alcune giornaliste e delle dottoresse Lisa Canitano e Flavia Coffari e della sua Equipe, (psicologhe e sessuologhe di Roma che si sono appassionate al Progetto). Una documentazione sul campo fatta anche di moltissime interviste: al parco, all'asilo, al supermercato, al Consultorio, in ospedale. Ovunque. E quasi ovunque la stessa reazione: le donne italiane hanno paura di dimostrare di non sentirsi all'altezza del ruolo di madre.Le cronache ci raccontano di madri incapaci di "affrontare l'argomento", timorose di "dire la verità" e di confrontarsi. Soprattutto perché tornate a casa dall'ospedale la sensazione è quella "di essere sole con un bambino sconosciuto il cui pianto è una lama nel cervello".
Uno spettacolo per le donne e per le donne che vogliono parlare agli uomini. Gli uomini forse e per paradosso dovrebbero essere i primi spettatori; quella che conosceranno è una figura di donna fino ad ora sconosciuta.
Una figura di donna inesistente nell'immaginario collettivo italiano. Inesistente perché il "mammismo italiano" non prevede che la "femmina" non stia bene dopo aver dato alla luce un figlio.
"Post Partum" è un grido sordo e sommesso. Un grido beffardo della mente che spesso ci fa anche sorridere e rabbrividire. Sì perché parlare di cacche e di tiralatte diventa un delirio tragicomico, di surreale ironia... ma non è solo questo:
Post-Partum è anche la vittoria della forza e della vita. Ogni madre in cuor suo ha conosciuto stanchezza e momenti di sofferenza... ma ha conosciuto anche la felicità unica e portentosa dell'abbraccio del proprio piccolo. Ogni madre conosce bene i momenti di gioia infinita vissuti occhi / negli occhi tra lei ed il suo piccolo. E per questo vincerà la vita.
Mamme serene crescono figli sereni. E di questo ha bisogno la nostra società.