Traffico illecito di rifiuti nel reggino, tre denunce
Nel corso dei quotidiani controlli del territorio provinciale, finalizzati alla prevenzione generale ed al contrasto dei reati di natura ambientale così per come programmato dal Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Reggio Calabria, il personale del Comando Stazione Bagaladi, coadiuvato da unità afferenti al Comando Stazione di Reggio Calabria, ha denunciato a piede libero tre persone di nazionalità rumena, per traffico illecito di rifiuti speciali non pericolosi.
V.D., di anni 26, e M.M.R., di anni 16, di nazionalità rumena, sono stati sorpresi dagli uomini del reparto CFS di Bagaladi mentre raccoglievano oggetti di matrice ferrosa abbandonati sul greto della Fiumara Amendolea, in agro del comune di Condofuri (RC). Raggiunto il luogo dove operavano i due soggetti, gli inquirenti hanno notato la presenza di un furgone Fiat Ducato di colore bianco, nel cui interno erano presenti rifiuti costituiti essenzialmente da materiale ferroso che, ad un primo esame, apparivano essere del tipo non pericoloso. Da un’attenta analisi della documentazione portata in visione, si evidenziava la mancanza di idoneo titolo abilitativo necessario per l’esercizio dell’attività in forma ambulante di raccolta e trasporto di rifiuti, ovvero è stata mostrata agli agenti operanti un’autorizzazione intestata a tale F.N., di anni 36 e sempre della medesima nazionalità dei primi due, che nulla aveva a che vedere con l’attività in atto. Nel corso dell’accertamento, inoltre, si accertava che tutto il materiale raccolto veniva successivamente ceduto ad una ditta di intermediazione operante in provincia. Sia il V.D. che il titolare della ditta per la quale il primo asseriva di lavorare risultavano comunque essere già denunciati per violazione della normativa sui rifiuti. Il furgone Fiat Ducato utilizzato, infine, è risultato non idoneo al trasporto dei rifiuti speciali ed intestato ad un quarto soggetto, connazionale degli altri, anch’egli risultato con precedenti di polizia per reati nel settore ambientale.
Il personale operante ha proceduto, quindi, al sequestro ed alla consegna in custodia giudiziaria del mezzo con il materiale presente al suo interno, ponendo il tutto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. I tre soggetti coinvolti in prima battuta nell’operazione sono stati, quindi deferiti, in stato di libertà, alla competente Autorità Giudiziaria.