Melito Porto Salvo: sequestrato maxi sito per lo smaltimento illecito dei rifiuti
A seguito di una capillare ed intensa attività di controllo del territorio, nonché di una verifica attenta di diverse segnalazioni provenienti da privati cittadini, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale CFS di Reggio Calabria, congiuntamente al personale dei Reparti di Bagaladi e San Roberto, ha proceduto al sequestro di un esteso sito di smaltimento illecito di rifiuti speciali ubicato in località “Pallica” in agro del comune di Melito di Porto Salvo.
L’operazione ha portato alla denuncia di tre soggetti che trafficavano su di un’area demaniale ubicata all’interno dell’alveo del torrente “Tuccio”. S.V. di anni 62, responsabile di alcune ditte operanti nel settore edilizio e di produzione di calcestruzzo, S.G. di anni 31 e C.A. di anni 64, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per aver gestito illecitamente un sito di smaltimento di rifiuti speciali provenienti principalmente dalle demolizioni edilizie e per aver arrecato un ingente danno paesaggistico - ambientale all’area limitrofa il tratto medio vallivo del torrente.
Oltre a procedere al sequestro di una vasta area di circa 8.000 mq impiegata anche per le operazioni di smaltimento, sono stati sottoposti a sequestro preventivo circa 6.000 metri cubi di materiale inerte, 1.000 metri cubi di rifiuti di varia tipologia provenienti dalla demolizione di edifici e circa 40 quintali di materiale ferroso anch’essi, probabilmente, della medesima provenienza.
Anche i mezzi di proprietà di S.V., consistenti in un escavatore ed un frantumatore, impiegato per sgretolare il materiale di risulta di grossa pezzatura, sono stati sottoposti a sequestro preventivo.
Nella circostanza si profila, tra l’altro, anche il reato di occupazione abusiva di suolo demaniale, in quanto, S.V. era munito di una concessione estrattiva di materiale inerte da eseguire nel sito in questione, per una durata perentoria di 60 giorni e che ormai risultava abbondantemente scaduta.
Gli indiziati avrebbero percepito illecitamente, per lo smaltimento dei rifiuti speciali, proventi superiori a 10.000 €, mentre i mezzi impiegati per la lavorazione ed il materiale inerte sequestrati, ammontano ad un valore di circa 100.000 €.
Durante l’attività di Polizia Giudiziaria che il personale CFS operante stava effettuando all’interno del sito suddetto, giungeva C.V. a bordo di un autocarro, di sua proprietà, che trasportava rifiuti da demolizione edilizia e dopo un’opportuna identificazione, si appurava il suo coinvolgimento nell’organizzazione illecita di smaltimento.
Infatti, il soggetto in questione, effettuava il trasporto del materiale proveniente dalle demolizioni edilizie per conto di S.V., sprovvisto delle autorizzazioni necessarie per le attività di gestione dei rifiuti. Sia il mezzo che il materiale trasportato sono stati sottoposti a sequestro.