Bimba caduta dalla scaletta, Napoli: “Alitalia manifesti scuse”
Antonino Napoli, vice presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, interviene sul caso della bambina di tre anni caduta dalla scaletta all’imbarco del volo Alitalia Milano Linate-Crotone: “In passato – spiega – avevamo detto che per Alitalia l’Italia finisce a Napoli e tutto il resto è Africa ma ora la misura è colma”.
Per Napoli: “La condotta del personale di bordo non dimostra solamente menefreghismo e strafottenza, ma anche lassismo e manifesta mancanza di attaccamento al proprio lavoro che si riflette sull’immagine della nostra compagnia di bandiera. Si è trattato – continua il responsabile dell’Ufficio Legale dell’Osservatorio – di un vero e proprio inadempimento contrattuale in quanto il personale di bordo, da quanto emerge dalla denuncia della madre, è risultato totalmente inadempiente rispetto ai propri obblighi lavorativi”.
“La fretta e la necessità di non accumulare ritardi sulle rotte “africane” – sottolinea sarcasticamente Napoli – non può giustificare il mancato soccorso alla bambina, che ha dovuto attendere l’arrivo a Crotone per essere sottoposta al necessario controllo clinico visto che la stessa sanguinava dalla bocca ed aveva, cadendo, sbattuto la testa”.
Il vice presidente dell’Osservatorio conclude: “Sempre dalla denuncia della madre si apprende della richiesta estorsiva di firma di un documento, altrimenti non sarebbe potuta salire a bordo, con cui si è esclusa ogni responsabilità dell’Alitalia come se il problema principale non fosse la salute della piccola viaggiatrice ma un’eventuale giudizio di risarcimento danni. Il minimo che la compagnia può fare adesso è scusarsi pubblicamente con la piccolina e risarcirla”.