Tomaino (Uil) su documento gruppi consiliari di Crotone
Riceviamo e pubblichiamo comunicato di Mimmo Tomaino segretario Uil Crotone
"Mi sembra estremamente importante e soprattutto urgente aprire un confronto sui contenuti del documento diffuso dai gruppi consiliari di minoranza al Comune di Crotone. Le questioni sollevate fanno parte integrale di tutta una serie di sollecitazioni che, nel corso di questi ultimi anni, abbiamo, come sindacato, più volte inserito nel confronto con le amministrazioni comunali e provinciali che si sono succedute. AKREA, AKROS, SOAKRO, Società dei Servizi, sono aziende sull’orlo di una crisi che rischia, col passare dei minuti, di diventare ingestibile e quindi irreversibile. Nessuna di queste può vantare una condizione di salute minimamente accettabile. Eppure gestiscono servizi pubblici essenziali: la raccolta dei rifiuti, la differenziata e l’acqua, verso i quali occorrerebbe attivare un’attenzione istituzionale estrema, un coinvolgimento globale di tutte le istanze politiche e sociali, una sorta di tensione continua sull’esistente ma, anche e soprattutto, sui processi legislativi di cambiamento che, a breve, interesseranno l’intero settore dei servizi pubblici locali, attraverso poderose azioni di privatizzazione.
Saremo in grado di accogliere la sfida della modernizzazione, nella consapevolezza e nella capacità di saper attrarre investimenti privati? Dove occorrerà la massima attenzione sia sull’obiettivo del mantenimento dei livelli occupazionali e della creazione di nuovo lavoro stabile, sia, e soprattutto, sulla qualità dei servizi alla cittadinanza. Temo che l’inadeguatezza delle azioni fino ad oggi svolte, prefigurino uno scenario davvero preoccupante, segnato da una condizione attuale già fin troppo precaria. Viene ricordata la posizione liquidatoria di AKROS e quella quasi fallimentare di SOAKRO; lo stato di precarietà perenne della Società dei Servizi e quello di abbandono di AKREA. Soltanto queste affermazione, senza attardarsi in approfondimenti che chissà in quale girone dell’inferno ci porterebbe, dovrebbero suscitare l’avvio di iniziative perentorie ed urgenti. Per tali ragioni, mi sento di condividere l’appello lanciato dai gruppi consiliari, manifestando fin da subito la disponibilità a partecipare ad un ragionamento immediato, serio e responsabile che ponga fine ad una intollerabile situazione di stagnazione".