Cirò. Bilancio, Siciliani: stiamo risanando

Crotone Politica

"Il risanamento dell'ereditata situazione finanziaria del nostro comune è una delle priorità che, come giunta, ci siamo dati sin dall'avvio del mandato. E come prima cosa ci siamo messi letteralmente alla ricerca delle principali voci di spesa, quelle più compromettenti. Tra queste, come è ormai noto, vi era quella relativa al contenzioso con la Sorical: circa 6 milioni di euro! Abbiamo trovato transazioni in atto, fatte precedentemente al nostro insediamento e che abbiamo subito ritenute strane, quanto meno rispetto alle entrate del comune. L'ente, per essere più chiari, avrebbe dovuto sborsare circa 46 mila euro al mese più 1 milione e 200 mila euro all'anno di spese correnti per la gestione ordinaria dell'acqua. I cittadini pagavano l'acqua oltre 2 euro. Insomma un quadro economico preoccupante e che, per restare all'argomento, faceva acqua da tutte le parti; all'interno del quale la singola vicenda Sorical, con tutto ciò che ha poi comportato anche sul piano legale con decisioni favorevoli alle posizioni assunte dal comune, aveva ed ha a tutt'oggi un peso notevole" - È quanto dichiara e spiega Roberto Siciliani, Sindaco di Cirò Marina, secondo il quale l'approccio dimostrato dall'esecutivo sulla specifica vicenda Sorical può essere considerato il termometro della diversa sensibilità di questa squadra amministrativa rispetto, anzitutto, al peso tributario gravante troppo spesso sul cittadino-utente in cambio di servizi non adeguati al costo. - "In un contesto nazionale - chiarisce Siciliani - fatto di tagli ingenti agli enti locali, tagli che per Cirò Marina si aggirano intorno al 50% circa, in una fase in cui la crisi complessiva del sistema delle società miste sta contribuendo ad appesantire la già grave situazione debitoria periferica, far pagare ai cittadini le tasse giuste è diventato un imperativo morale al quale - scandisce - noi non vogliamo rinunciare. Che si tratti di rifiuti o di acqua, ad esser messa in discussione, oggi, nella verifica comparata dei costi per i servizi ottenuti, è una mentalità ed un meccanismo, quello appunto delle società miste, giunto al suo capolinea perché difficilmente gestibile e sostenibile con le esigue risorse a nostra disposizione. Sono piramidi che non si mantengono più in piedi. Ed i cittadini, vessati come ultimo anello di questa catena, sono quelli più convinti di questa constatazione, difficile del resto da smentire. Il messaggio che intendo dare ai miei concittadini è però chiaro: bisogna pagare le tasse per avere dei servizi.

Ma il nostro impegno resta quello di far pagare meno tasse. Certo, l'analogo impegno dei cittadini deve essere quello di collaborare con l'ente, a partire ad esempio sulla differenziata o sulla riduzione dello spreco dell'acqua. Da parte nostra porremo un freno a quelle che oggi, da parte di molti, vengono definite spese selvagge, per l'ente e quindi per la collettività. Cercheremo inoltre di evitare ulteriori balzelli. Ma la questione va affrontata in modo sinergico e con approccio imprenditoriale. Una cosa è certa - conclude il sindaco di Cirò Marina - non possiamo immaginare di lasciare ai giovani un comune indebitato. Soprattutto alle nuove generazioni dobbiamo far semmai venire la voglia di amministrare".