Animali: la Provincia di Cosenza per il recupero della coturnice
Va avanti l’azione di salvaguardia di alcune specie faunistiche in via di estinzione avviata dall’assessore provinciale alla Caccia e alla Pesca Biagio Diana e fortemente voluta dal presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio. Nei giorni scorsi, in presenza degli Agenti del Corpo Forestale dello Stato della locale stazione di Sangineto, degli agenti della Polizia Provinciale di Cosenza, del dott. Giuseppe Raimondi responsabile del progetto e di alcuni cacciatori del circolo di Santagata d’Esaro, tra cui il presidente Antonio Lombardi, sono state immesse in natura, tra le montagne al confine dei comuni di Sangineto e Sant’Agata d’Esaro, ventidue coppie di coturnice, mentre una coppia di richiamo è stata lasciata in voliera per il periodo riproduttivo.
Il progetto è volto a garantire la conservazione della Coturnice (Alectoris graeca graeca), ritenuta “prioritaria” dalla Direttiva europea per la salvaguardia degli uccellia per quanto riguarda gli interventi di conservazione. La sopravvivenza di questa specie attualmente viene particolarmente minacciata dalla frammentazione del suo areale, dall’aumento dei predatori naturali, dall’abbandono degli alpeggi e delle zone montane una volta coltivate. Attraverso questo progetto verranno realizzate una serie di azioni a tutela della specie, indirizzate principalmente alla identificazione e alla riduzione dei principali fattori che rappresentano una minaccia per la specie stessa.
Già dal mese di gennaio di quest’anno, in collaborazione con alcuni cacciatori/volontari del posto, sono stati avviati sia censimenti che azioni di contenimento di eventuali predatori. Nel complesso questa azione sperimentale mira a conoscere la consistenza della specie nella zona interessata dal progetto tramite dei censimenti pre e post riproduttivi, la distribuzione geografica e il rapporto con l'habitat prescelto. Se necessario, nei prossimi mesi sarà avviata anche una serie di interventi di gestione ambientale al fine di rendere l'area interessata dal progetto più adatta alla permanenza della specie, con la realizzazione di punti di alimentazione e di abbeverata.