La Cgil territoriale conferma lo sciopero generale a Castrovillari

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Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Angelo Sposato Segretario Generale Cgil Comprensoriale

“La grave condizione economica e sociale del paese, resa più acuta dagli ultimi provvedimenti del governo in materia di liberalizzazioni, di pensioni e i recenti provvedimenti sul mercato del lavoro, hanno determinato un pericoloso arretramento delle condizioni di vita di milioni di italiani, delle famiglie, dei lavoratori e dei pensionati. Il paese e le aree più svantaggiate come il mezzogiorno e la Calabria vivono una fase recessiva che sta producendo paura e sfiducia tra i cittadini. Il governo Monti, che è nato con l’obiettivo di agire con equilibrio, equità e giustizia sociale, con le sue scelte, sta causando pericolosi conflitti sociali mettendo a rischio la coesione del paese. La politica del rigore del governo viene applicata solo alle fasce più deboli, non si praticano politiche tese alla crescita e allo sviluppo, non si da alcuna risposta ai giovani e alla dilagante disoccupazione, si restringono le protezioni sociali e le pensioni e si mettono in discussione i diritti, come sta avvenendo con i provvedimenti previsti dal ddl sul lavoro. Il mezzogiorno e la Calabria che dovevano essere le grandi priorità del Paese, sono sparite completamente dall’agenda politica nazionale e il nostro territorio è completamente abbandonato dal governo regionale in tutti i settori della gestione pubblica (sanità, mobilità e trasporti, politiche attive del lavoro, Lsu-Lpu, politiche sociali, legalità). E’ in questo contesto che la Cgil territoriale ha proclamato per il 17 aprile lo Sciopero Generale territoriale. La giornata sarà caratterizzata da una manifestazione che si svolgerà a Castrovillari al Cinema Ciminelli nei pressi di Piazza Municipio con inizio alle 09.30 e prevede, oltre all'astensione dal lavoro, anche un momento di costruzione e di confronto sui temi dello sviluppo e del Lavoro, della legalità, che coinvolga i lavoratori e le lavoratrici del territorio, ma anche i pensionati, i giovani, gli studenti, le donne, le associazioni, le Istituzioni e la società civile per creare una grande rete sociale e istituzionale in un territorio ed una regione martoriata come la Calabria. Siamo consapevoli che la Calabria, oltre ad avere bisogno di nuove politiche, ha la necessità di avere una spinta dal basso, uno scatto di orgoglio morale e sociale che possa ridare ai cittadini la fiducia e la speranza di un futuro migliore. La Cgil ritiene perciò, importante per l'elevato valore della mobilitazione anche la partecipazione delle istituzioni locali al fine di costruire insieme un nuovo modello sociale, per una nuova Calabria e un nuovo mezzogiorno.”

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