Lavoro: Fornero,il Governo non ha bacchetta magica
"L'unica risposta da dare alla crisi economica è quella di lavorare seriamente e il governo lo sta cercando di fare anche se non ha bacchette magiche". Così il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, oggi a Reggio Calabria per partecipare a un convegno della Fondazione Bellisario su giovani e occupazione, ha risposto alle domande dei giornalisti sulla crisi economica che sta attraversando il Paese. "Lavoriamo sul fronte della stabilizzazione finanziaria - ha aggiunto il ministro - perché è quella che stringe alla gola le imprese, sul fronte delle liberalizzazioni, sul fronte della riforma del mercato del lavoro. Noi ci mettiamo tutto l'impegno e tutta la serietà, ma sappiamo che la situazione e' difficile e non abbiamo la bacchetta magica". Replicando alle dichiarazioni del leader della Cisl Raffaele Bonanni, il ministro ha sottolineato che il governo "non mette assolutamente la testa sotto la sabbia: le battute facili le lascio a quelli che ne hanno molte. Io non ne ho, sono piemontese e sono abituata a lavorare anche a dispetto delle battute facili e magari sprezzanti che vengono fatte". La Fornero ha poi concluso sostenendo: "fin quando saremo al governo il nostro impegno sarà quello di lavorare non per alcuni ma guardando all'interesse generale del Paese, possibilmente per dargli un po' di futuro".
"Noi abbiamo lavorato bene e nel corso dell'incontro con la maggioranza di martedì prossimo ribadiremo le nostre posizioni con molta serietà e senza alcuna arroganza". Così Elsa Fornero, difende la riforma del lavoro e commenta gli ultimi sviluppi. "Qualcuno - ha detto il ministro - ha cambiato idea rispetto alle posizioni che aveva assunto durante gli incontri, ed è possibile cambiare idea come cambiare qualcosa della riforma. Nessuno dice che la riforma così come è stata presentata è intoccabile ma io - ha rimarcato la Fornero - rivendico il fatto che questa riforma ha un suo equilibrio e una sua valenza generale perché guarda a molti aspetti del mercato, non ad uno soltanto, non solo alla possibilità di licenziare ma riguarda anche l'ingresso meno precario nel mondo del lavoro, dare qualcosa a chi il lavoro lo ha perso. Questa riforma la vediamo non come una rivoluzione ma come una riforma che ha contenuti molto equilibrati nelle sue diverse parti. Poi - ha detto il ministro - se c'è qualcuno che ha dei suggerimenti per migliorarla, non ci tireremo indietro. Una riforma così complessa non e' intoccabile rispetto al modo in cui viene presentata".
"Le cifre sugli esodati sentite in questi giorni non sono state diffuse ufficialmente dal ministero. Quelle del ministero le abbiamo date ieri in seguito a un lavoro tecnico abbastanza preciso". Anche da Reggio Calabria, il ministro del Lavoro, è tornata a commentare le polemiche relative al 'balletto delle cifre' sugli esodati. "Sappiamo - ha detto il ministro - che ci sono persone che per effetto di accordi che non erano ricompresi nella norma rischieranno di trovarsi in questa situazione (senza lavoro e senza pensione, ndr) e io ho promesso che mi impegnerò, anche perché la norma non poteva contenere tutte quelle persone che rischiano di perdere il posto di lavoro in prossimità della pensione".
"La realtà al Sud, e quella della Calabria in particolare, è difficile. Però bisogna crederci. Le cose possono cambiare in meglio. Cercherò di dare - ha detto il ministro sempre rivolgendosi ai giovani - qualche parola di speranza".