Automobilismo: il pugliese Francesco Leogrande vince la “Morano – Campotenese”
È Francesco Leogrande, di Fasano, il vincitore della seconda edizione della gara automobilistica di velocità in salita (Tivm) “Morano – Campotenese” che si è svolta oggi. Il pilota pugliese, al volante di una “Gloria” CP10 ufficiale, aggiunge la competizione moranese al suo palmares in cui può annoverare recenti altri assoluti in terra calabra, Luzzi e Corigliano. Leogrande ha percorso i 7100 metri del circuito in 6’30”65, facendo registrare una media oraria di 130 chilometri. Poco meno di 6 secondi il vantaggio sul reggino Carmelo Scaramozzino, su Lola B02 Zytek, che ha fermato il cronometro sul tempo di 6’35”48. Terza piazza per Domenico Cubeda, siciliano, su Radical SR4, col tempo complessivo di 6’45”98. Solo quinto il vincitore della scorso anno, il castrovillarese Rosario Iaquinta, che si è attestato sui 6’56”08. "Rivendico il merito in pieno – dice Leogrande – perché sono convinto di aver fatto un’ottima gara. In genere non sono così sfacciato, ma stavolta sento proprio di doverlo dire". Anche la gara di oggi, così com’era accaduto nelle prove ufficiali di ieri, la pioggia, che ha risparmiato soltanto la parte finale della seconda sessione di gara, è stata determinante. Come nel caso della gara di Scaramozzino, che, partito benissimo nella prima manche, sulla parte alta del tracciato si è dovuto arrendere all’asfalto bagnato. "Ho guadagnato i miei 6 secondi di ritardo su Leogrande – dice il pilota di Pellaro – perché non ho sostituito le gomme ed ho lasciato le slick. Ho avuto la sfortuna d’incontrare l’acqua, contrariamente al mio avversario Leogrande che, pur mantenendo anch’egli i pneumatici d’asciutto è stato fortunato a poter effettuare la manche senza pioggia". Soddisfatto del suo terzo posto Domenico Cubeda, di Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania, alla guida di una Radical SR4. Con la sua 1600 è riuscito a salire sul podio lasciandosi alle spalle molte cilindrate superiori. Il siciliano aveva fatto registrare il miglior tempo nella prove ufficiali, ma "i miei avversari hanno premuto di più sull’acceleratore in gara di quanto non abbiano fatto in prova".
Su 121 iscritti, i partenti sono stati 118. Dei tre ritirati, Sergio Abossida, della “Cosenza Corse”, ha pagato caro l’incidente occorsogli nella giornata di prove: non è riuscito a recuperare i danni inferti alla macchina. L’influenza ha, invece, fermato Luigi Sambuco, mentre il pilota di casa, Natale Stabile, dopo il terzo posto in prova nella E1 2000, non è partito perché coinvolto in un incidente extra gara a bordo della sua vettura privata che, per fortuna, non gli ha provocato gravi danni fisici. Ben 16 i piloti che si sono dovuti ritirare durante la corsa. Tra loro, Antonio Ritacca che, nella prima manche, a causa di un testacoda, ha rotto l’alettone, e Giuseppe D’Angelo, che è uscito di strada, sempre nella prima frazione di gara. Corsa sfortunata anche per l’esordiente, su questo percorso, Simone Iaquinta, figlio di Rosario, che è uscito di strada al secondo tornante, dov’è arrivato con una velocità troppo elevata. Anche per lui la competizione è finita alla prima manche.
Il fattore pioggia ha giocato brutti scherzi a Raffaele De Giuseppe, che si è ribaltato alla quindicesima postazione; ad Angelo Cardone, che, a causa di un’uscita di strada, ha impattato contro un guard rail; ad Emilio Pianese che ha sbattuto in curva in due punti. Coda della classifica per il decano delle cronoscalate Domenico “Don Mimì” Scola che, nonostante i suoi 81 anni, ha dimostrato, ancora una volta, di essere capace di portare a termine la gara. Cosa che non è riuscita, invece, al nipote, Domenico Jr., che ha dovuto rinunciare alla seconda manche perché sprovvisto di gomme intermedie e da bagnato. Per quanto riguarda i Gruppi, nell’E1 Italia assoluto vittoria di Piero Nappi, davanti a Giuseppe Aragona, secondo, che a bordo di una Peugeot 106 Rally 1600, è riuscito a lasciarsi alle spalle Edoardo Cappello, arrivato terzo, alla guida di un’Alfa 147 GTA 2000. Vittoria di Gruppo nel CN per Rosario Iaquinta, seguito da Dario Gentile, secondo posto, e Antonio Carbone, terzo. Nell’E2 B, è stato Domenico Cubeda, lo ricordiamo terzo assoluto, ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio. Dopo di lui Achille Lombardi e Giovanni Angelini. Leogrande e Scaramozzino hanno conquistato, rispettivamente, il primo ed il secondo posto nell’E2M, terzo Umberto Berardi. Solo due i concorrenti del GT: Ignazio Cannavò, primo, e Giuseppe Vito Pace, secondo. Nella categoria Racing Start, vale a dire quelle vetture che hanno subito modifiche al motore, ha vinto Giovanni Loffredo, davanti a Roberto Chiavaroli, secondo, e Mirko Paletta, terzo.
Martino Sisto si è aggiudicato il raggruppamento E3N, seguito, nell’ordine, da Angelo Miccolis e Francesco Perillo. Nel Gruppo E3A, successo per Francesco Aragona cvhe si è piazzato davanti a Giuseppe Ferraiuolo, secondo, e Sandro Belmonte, giunto terzo. Angelo Mercuri si è riconfermato, aveva già vinto anche lo scorso anno, leader nelle “minicar”, lasciandosi dietro Antonio Ferragina e Domenico Procopio. La gara ha osservato, all’inizio, un minuto di silenzio per la morte del calciatore del Livorno, Piermario Morosini. Prima del via, con una staffetta di centauri che ha fatto da apripista, è stato ricordato anche Filippo Le Voci, giovane motociclista di Morano, scomparso nel 2010.
I primi 10 classificati |
1) Francesco Leogrande 6’30”65, 2) Carmelo Scaramozzino 6’35”48, 3) Domenico Cubeda, 6’45”98, 4) Umberto Berardi, 6’54”60, 5) Rosario Iaquinta, 6’56”08, 6) Achille Lombardi, 7’06”18, 7) Giovanni Angelini, 7’31”08, 8) Piero Nappi, 7’26”07, 9) Domenico De Franco, 7’33”85, 10) Dario Gentile, 7’37”32.