Libri: Iovine fa rivivere il mito di Scirea

Catanzaro Attualità

La morte di Piermario Morosini, promettente calciatore del Livorno, è sembrata una strana e triste coincidenza del destino coincisa con la presentazione del libro di Gianluca Iovine, “Cercando Scirea, il romanzo di un mito bianconero”, edito da Castelvecchi, presso la Libreria Ubik di Catanzaro Lido. Nell'ambito della rassegna “Incontri d'Autore”, la conversazione moderata da Nunzio Belcaro è stata coinvolgente per i suoi contenuti legati al mondo dello sport, ma soprattutto per la sua attinenza con uno dei personaggi più amati del calcio: Gaetano Scirea. Ad introdurre l'appuntamento le note della canzone degli Stadio “Giacinto e Gaetano”, mentre scorrono sullo schermo immagini che mostrano una immagine del football nostrano, sicuramente diversa da quella cui attualmente siamo abituati ad assistere.

Iovine racconta di sé e dlla nascita della sua opera prima: “Questo libro nasce per volontà di Aldo Putignano, scrittore napoletano che ha creduto per primo in quello che avevo scritto”. Poi fa una rivelazione, nascondendo una speranza: “In realtà la mia idea iniziale era quella di scrivere una sceneggiatura, ideale per una fiction. Non avrei mai pensato che stesse nascendo il mio primo libro”. La lettura e il commento di alcuni brani del romanzo e la proiezione di altri frammenti della vita calcistica di Scirea, compreso quello dell'annuncio della sua morte da parte di Sandro Ciotti, hanno posto in evidenza le qualità umane e morali di un campione che tale lo era sui campi da gioco ma anche nella vita di tutti i giorni. Dalle parole di Iovine si capisce che non è stata una gestazione facile. “Mi sembrò una impresa semplice – dice lo scrittore - avendo raccolto per anni materiale su Scirea, ma non fu così. Il dolore per la perdita di mio padre mi fece capire che avevo scritto una biografia del calciatore, che non conteneva nessuna emozione che potesse coinvolgere dei lettori. E' stato attraverso il mio dolore che sono riuscito ad immergermi nel dolore famiglia di Gaetano. Dovevo considerare il personaggio un padre e un marito, oltre che un calciatore”. L'incontro si è chiuso con la speranza ancora viva che questo libro possa diventare un film per la TV.