Aggressione omofoba, PdCI Reggio Calabria solidale con Claudio e Arcigay

Reggio Calabria Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del PdCI di Reggio Calabria che esprime solidarietà a Claudio Toscano, il ragazzo aggredito perché gay

"La squallida aggressione, prima verbale e poi fisica, subita da parte di un branco di imbecilli e la indegna umiliazione omofoba ricevuta da un sedicente “infermiere” in servizio presso il pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, sono le due profondissime ferite che ha drammaticamente patito Claudio, un giovane gay reggino, al termine di una tranquilla serata che aveva trascorso in compagnia dei suoi amici. Gli sfregi subiti da Claudio li consideriamo sfregi contro ognuno di noi, poiché offendono la società civile e la coscienza democratica della nostra città.

Condanniamo il vile gesto e siamo affettuosamente vicini a Claudio e all’Arcigay reggina “I Due Mari” che hanno immediatamente denunciato la duplice inaudita violenza. In tal senso, auspichiamo che vengano rapidamente identificati e, soprattutto, puniti sia gli autori della vile aggressione fisica che l’infermiere ospedaliero. La parte sana di Reggio - quella civile e accogliente, che opera contro ogni forma di discriminazione e crede fermamente negli alti valori e principi espressi nella Costituzione repubblicana del nostro Paese - si sente, ancora una volta, offesa, per un episodio ignobile e indegno che mortifica un’intera comunità. Dal nostro punto di vista, diciamo pubblicamente e ad alta voce che Claudio non è solo.

Accanto a Claudio ci siamo noi e vi è la stragrande maggioranza dei reggini, che sono lontani da una concezione violenta ed omofoba della vita. Purtroppo, la città sta vivendo un forte regresso civico e culturale, prima l’antisemitismo istituzionale e adesso l’omofobia. Segnali che suonano come una piena condanna per la fallimentare classe dirigente, totalmente inetta e arretrata. Vi è il concreto rischio che sulla città di Reggio Calabria rimanga l’odiosa macchia, alla stregua di un’indelebile onta, di città omofoba. Dobbiamo, pertanto, evitare con gesti concreti che ciò non accada. E’, quindi, necessario condurre, rapidamente, una forte azione culturale finalizzata al banale e semplice rispetto del prossimo contro ogni forma, inaudita e ripugnante, di discriminazione".