Accusato di duplice omicidio: assolto 49enne di Rocca di Neto
È stato assolto anche dalla Prima Corte Assise d'Appello a Milano dall’accusa di duplice omicidio Domenico De Fazio, 49 anni, originario di Rocca di Neto. L’uomo, era accusato, insieme a Nicola Tassone, 48 anni e suo fratello Pietro (detto Piero) 44enne, anche loro originari di Rocca di Neto, dell'omicidio di Francesco e Umberto Catapano, padre e figlio di 71 e 37 anni, il 4 maggio 2009 in via Aldo Moro, a Rho (Milano). Francesco e Umberto Catapano, secondo la ricostruzione del Pm, furono vittime di "un'esecuzione da Far West in cui sono stati sparati 13 colpi di pistola calibro 9 per risolvere dei problemi familiari”, dopo essere stati attirati in un parcheggio. Nell’udienza preliminare del 15 marzo 2010, l’avvocato di De Fazio, Amedeo Rizza, aveva chiesto il rito abbreviato per il suo assistito, che era stato assolto in primo grado.
I fratelli Tassone, invece, avevano optato per il rito ordinario e condannati il 17 novembre scorso a 14 e 28 anni, ed avevano evitato l’ergastolo solo perché i giudici hanno escluso l'aggravante della premeditazione contestata dal pubblico ministero Francesco Cajani. I giudici hanno riconosciuto entrambi i fratelli responsabili in concorso dei due omicidi, ma hanno inflitto il doppio della pena a Pietro Tassone perché ritenuto colui che ha sparato materialmente, con la pistola calibro 9.
A Nicola Tassone, invece, i giudici hanno scontato un terzo dei 21 anni previsti per il reato di omicidio volontario, riconoscendogli le attenuanti generiche in quanto incensurato. Contro l’assoluzione di De Fazio, il pubblico ministero, Francesco Cajani, però, aveva proposto appello contro stamane la Corte si è pronunciata confermando la sua assoluzione. Adesso si attendono le motivazioni della sentenza.