Crotone, Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti al Teatro Apollo
Niente progetti per il futuro è un gioco teatrale surreale, una parabola contemporanea, che cerca di raccontare con i toni della leggerezza e del paradosso una società in crisi, dove i valori dell’Uomo appaiono lisi e sfilacciati sullo sfondo di un progressivo impoverimento spirituale. L’ambientazione è un ponte pedonale della periferia di una grande città, sul quale di incontrano due aspiranti suicidi, uniti dalla comune insana aspirazione ma diversissimi per tutto il resto. Ivan è un garagista, uomo semplice e di piacevole concretezza, religioso praticante, di bassa estrazione sociale, con una cultura non certo ricca ma nutrita da un’insopprimibile curiosità che alimenta le sue velleità speculative e finanche filosofiche, un filosofo del paradosso ovviamente! E proprio certe sue speculazioni vittimistiche lo hanno portato a concludere che il modo più consono di reagire al tradimento della fidanzata sia levarsi la vita. Tobia invece è un vip della TV, psicologo di nascita ma opinionista tuttologo di adozione (televisiva). Uomo colto e ironico, ma anche molto egoista e egocentrico. Ultimamente è finito in disgrazia dopo aver involontariamente offeso un alto papavero della televisione in una delle solite schermaglie dei salotti televisivi. Questo è il motivo del suicidio, una carriera distrutta, e soprattutto nessuno più che lo ama e lo cerca, nemmeno la neo moglie che al contrario di lui è impegnata in una carriera folgorante. Dall’incontro tra queste due diverse disperazioni, che provengono da mondi lontani ma che si riconoscono in fretta, nasce il dramma o la commedia, secondo i diversi punti di vista o la diversa lettura degli avvenimenti. Con questo testo, Francesco Brandi ha vinto il Premio Flaiano 2009, confermandosi insieme a Stefano Massini una delle più nuove e più autentiche voci della drammaturgia italiana.