Castrovillari, ecoturismo il caso Simet
Diritto alla mobilità e superamento dei gap infrastrutturali tipici del meridione. Ma non solo. Simet è anche sinonimo di marketing territoriale, responsabilità sociale, innovazione, rispetto per l’ambiente e cultura. Stanislao Smurra agli studenti: far conoscere la Calabria ai calabresi e formare viaggiatori consapevoli, questi il nostro impegno. La Simet per l’Ecoturismo, ecco i progetti didattici “green”.
Orienta-Giovani è il nome del progetto scolastico che ha portato questa mattina, a Rossano, il liceo scientifico “E.Mattei” di Castrovillari per “studiare”, sul posto, il caso Simet.
Accompagnate dalle docenti di matematica e religione Rita e Carla Bonifati, le classi quarte, sezioni A, B, L-A e L-B, sono state accolte e guidate nel mondo SIMET dal direttore marketing dell’azienda Stanislao Smurra e da Daniela Voltarelli, membro dello staff.
Dal parco auto in continuo aggiornamento con automezzi sempre meno inquinanti e di ultima generazione alle officine d’avanguardia, dall’area movimento al front office gestiti rigorosamente con sistema informatizzato, dagli uffici amministrativi alla presidenza, per raccogliersi infine nella saletta meeting posta al primo piano della storica azienda di via S.Antonio.
Qui, attenti e incuriositi dalle attività svolte all’interno e all’esterno dell’azienda che collega il sud con il nord del paese e viceversa, gli studenti della città del Pollino hanno rivolto le proprie domande a SMURRA, dimostrando particolare interesse per l’impegno della SIMET nel campo dell’innovazione e della tutela dell’ambiente.
In particolar modo dai percorsi didattici culturali e ambientali illustrati da Giulia Longobucco, responsabile gruppi della Simet SPA, che si è soffermata su Itinerando, il pacchetto viaggi della SIMET che lega alla scoperta dei luoghi le grandi opere letterarie. Dalla Divina Commedia interpretata nelle Grotte di Pertosa, all’Orlando Furioso nel Castello di Rocca Imperiale. E ancora, la promozione di parchi e riserve naturali.
“Far conoscere la Calabria ai calabresi. Bisogna partire da qui – ha detto Smurra – dalla formazione di viaggiatori e ambasciatori consapevoli delle bellezze del proprio territorio, se vogliamo che la nostra regione venga promossa fuori dai propri confini”.