Reggio Calabria, Pdci: sacrosanta la protesta del terzo settore

Reggio Calabria Politica

"Anche nella gravissima vicenda che stanno vivendo le associazioni e gli operatori del Terzo settore, il sindaco Arena e la sua giunta stanno dimostrando un palese e profondo fallimento amministrativo. Un fallimento caratterizzato da chiacchiere e inutili promesse, ormai scadute, e dal totale disinteresse rispetto ad una vera e propria emergenza sociale. - Comunica una nota stampa del segretario cittadino del Pdci di Reggio Calabria, Ivan Tripodi - Infatti, come noto, tutte le organizzazioni del Terzo Settore, con largo anticipo temporale, hanno deciso e comunicato l’interruzione di ogni servizio a partire dal prossimo 2 maggio.

La drammatica decisione assunta rappresenta l’ultima ed estrema ratio rispetto alla mancanza di concrete risposte da parte del sindaco Arena e della sua amministrazione.

Le organizzazioni e gli operatori del Terzo Settore sono letteralmente allo stremo, poiché, per colpa del Comune, non ricevono i soldi e gli stipendi, in alcuni casi addirittura da 10 mesi.

Insomma, una situazione di dramma nel dramma: una nuova macelleria sociale. L’amministrazione comunale ha ripetutamente e spudoratamente preso in giro gli enti no-profit. - Continua - Infatti, nel dicembre scorso fu sottoscritto un protocollo d’intesa, con precisi impegni assunti dal sindaco Arena, che è stato totalmente e assolutamente disatteso.

Assistiamo ad un comportamento amministrativo caratterizzato da una vera e propria miseria morale.

Purtroppo, a subirne e a farne le spese di questa situazione saranno centinaia di cittadini appartenenti alle cosiddette fasce deboli della nostra società, disabili, minori e anziani che si troveranno senza servizi essenziali e indispensabili per garantire loro un’esistenza dignitosa.

Contestualmente centinaia di operatori perderanno il posto di lavoro.

Il sindaco Arena si sta assumendo la precisa responsabilità di creare un massacro sociale e di distruggere indispensabili conquiste sociali. - Conclude la nota - Un comportamento cinico che provocherà la chiusura di servizi e strutture che, da oltre 30 anni, hanno permesso una crescita sociale e civile della nostra città. Pertanto, condividiamo e facciamo nostro l’appello dell’avv. Luciano Squillaci, Portavoce del Coordinamento delle Associazioni del Terzo Settore, e invitiamo la città e i reggini alla mobilitazione a difesa dei servizi sociali e dei diritti, poiché i diritti non sono negoziabili da nessuno.

In tal senso, aderiamo ufficialmente e con convinzione alla manifestazione del prossimo 26 aprile che si terrà a Reggio in Piazza Italia."