Mandatoriccio, rifiuti: rischio emergenza estiva
Rifiuti, difetto di programmazione frutto di gestione commissariale pessima. Anche quest'anno il territorio rischia, purtroppo, di affrontare una nuova emergenza estiva. Con intuibili ricadute sul turismo e non solo. Così come nell'agosto 2010, alla Regione Calabria è stata di recente ribadita la nostra disponibilità a trovare un sito sul quale far convergere, d’intesa con i territori interessati, lo smaltimento dei rifiuti nel quadro però di un sistema virtuoso, necessariamente diverso dall’attuale. – E’ quanto spiega il Primo Cittadino Angelo - La cattiva gestione commissariale durata 20 anni – precisa il Sindaco – avrebbe dovuto occuparsi dell’individuazione di siti adeguati e portare a soluzioni problemi e disagi che ora, invece, sono di fatto lasciati sulle spalle delle singole amministrazioni.
È una materia, tuttavia, sulla quale non abbiamo competenze e mezzi. Eppure – ricorda – siamo stati i primi, ed a dire il vero tra i pochi, che avevano messo a disposizione il proprio territorio per ubicarvi un sito su cui realizzare una discarica a servizio dell’area di riferimento. Non abbiamo avuto nessuna risposta in merito. Ai cittadini – continua il Primo Cittadino – va oggi chiaramente spiegato che se c'è e se vi sarà un’ulteriore emergenza da gestire con effetti perversi, sulle tasche e sulla pelle di tutti, questa non potrà essere ascritta ed addebitata ai sindaci. Oggi paghiamo soltanto le conseguenze di scelte e gestioni profondamente sbagliate e per nulla strategiche. Il lungo ed infruttuoso commissariamento non soltanto non ha consentito né minimamente agevolato una corretta individuazione di discariche e termovalorizzatori che sarebbero stati necessari, ma non è stato in grado neppure di promuovere un corretto ciclo per raccolta rifiuti porta-porta sulla quale noi invece stiamo puntando con determinazione. Il nostro paradosso – conclude Donnici – è che pur avendo introdotto e rafforzato la raccolta differenziata ci ritroviamo, nostro malgrado, in un sistema complessivo e malato che non consente di migliorarci né di ottenere i risultati reali del nostro sforzo, sia pedagogico che logistico.